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Benedetti ci prova di nuovo «Il paese deve decollare»

Il sindaco di Brenzone Davide Benedetti FOTO PECORA
Il sindaco di Brenzone Davide Benedetti FOTO PECORA
Il sindaco di Brenzone Davide Benedetti FOTO PECORA
Il sindaco di Brenzone Davide Benedetti FOTO PECORA

Esce allo scoperto lo sfidante dell’attuale sindaco nel comune di Brenzone. Si tratta di Davide Benedetti, 38 anni, laureato in scienze politiche. Bnedetti si era già contrapposto all’attuale primo cittadino cinque anni fa, perdendo per soli 11 voti. Non è dunque esattamente una new entry visto che, da 15 anni, siede in Consiglio a Brenzone e che, dal 2004 al 2009, è stato pure assessore ai Lavori pubblici. Dipendente della Regione del Veneto, ha lavorato presso la giunta regionale e attualmente ha un incarico presso il consiglio regionale del Veneto. «Dopo cinque anni ci è ancora più chiaro cosa sia giusto fare per il nostro paese», esordisce Benedetti. «Nulla di personale contro Tommaso Bertoncelli, e la sua giunta ovviamente, ma è un dato di fatto che la mancanza di programmazione dell’attuale amministrazione non abbia permesso di concludere alcuna opera pubblica strategica. Brenzone è oggi il fanalino di coda dei paesi della sponda veronese. Noi abbiamo un programma ambizioso ma completamente realizzabile. Vogliamo, con i nostri candidati seri ed esperti, dare una sferzata al paese». Benedetti ha scelto di mantenere il nome e il simbolo della scorsa tornata elettorale, «Brenzone Prima di Tutto», «nella consapevolezza che quanto promuovevamo allora come riqualificazione e rilancio del territorio sia oggi ancor più valido». «Brenzone», prosegue Benedetti, «ha potenzialità che vogliamo sviluppare per renderlo meta turistica per tutto l’anno». Come? «Puntiamo sulle nostre unicità: l’isola di Trimelone che, se valorizzata, sarebbe il fiore all’occhiello del Garda, il centro sportivo di Acquafresca, la Villa romana e i nostri centri storici. Bastano piccole manutenzioni mirate e piccoli interventi in condivisione con le realtà associative per cambiare il volto ad un paese intero. Dobbiamo puntare a un turismo di qualità, che sappia conciliare benessere e sport, alla riscoperta dell’entroterra. Che, con i suoi uliveti a picco sul lago, è tra i panorami più ricercati e fotografati dai turisti. Va fatta poi la sistemazione dei sentieri e delle mulattiere e va conclusa la riapertura della funivia di Prada, chiusa ormai da sei anni. Il turismo che vogliamo non è quello chiassoso ma ecosostenibile, di nicchia, che unisca storia, ambiente, natura e territorio. Un turismo promosso anche attraverso il nostro prodotto tipico per eccellenza, l’olio, anche mediante l’attivazione di denominazioni riconosciute dalla Regione Veneto». «Sarà importante ultimare la ciclopista nei tempi previsti, garantendo nel contempo la fruibilità e l’accesso alle spiagge da parte dei turisti e dei residenti. Abbiamo previsto il miglioramento della viabilità attraverso l’allargamento del tratto Biaza-Fasor e la realizzazione di due collegamenti urgenti tra Biaza con la Gardesana e tra Borago-Pozzo con la Gardesana per bypassare i centri storici di Pozzo e Sommavilla». Sui tributi locali il candidato Benedetti dice: «La scelta dell’amministrazione uscente è stata di portare la tassazione ai massimi livelli: una scelta che abbiamo sempre contestato e che crediamo abbia portato difficoltà agli abitanti di Brenzone. Noi proponiamo una fiscalità più equa: è nostra intenzione togliere l’addizionale Irpef e prevediamo agevolazioni fiscali per i residenti, sconti nelle tariffe dei parcheggi e la realizzazione di nuovi parcheggi a servizio delle frazioni. I costi del servizio di raccolta dei rifiuti calerà grazie a un’isola ecologica, ormai indispensabile e attesa da tanti anni». Programmi per il sociale? «Il punto di forza del nostro approccio sarà l’ascolto e la condivisione con i cittadini. Vogliamo una partecipazione attiva di singoli e realtà associative per scelte realmente apprezzate, che rappresentino la volontà popolare. Il Comune di Brenzone sarà una casa di vetro di cui i cittadini avranno la chiave». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gerardo Musuraca

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