<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Basta costruire, si rischiano gravi dissesti idrogeologici»

Una veduta di Costermano dall’alto: gli ambientalisti denunciano la cementificazione
Una veduta di Costermano dall’alto: gli ambientalisti denunciano la cementificazione
Una veduta di Costermano dall’alto: gli ambientalisti denunciano la cementificazione
Una veduta di Costermano dall’alto: gli ambientalisti denunciano la cementificazione

«Il lago di Garda resta a secco mentre i sindaci del territorio approvano senza freni la costruzione di hotel e ville di lusso con Spa faraoniche e piscine private». È l'allarme lanciato dalle associazioni Wwf Veronese, Italia Nostra Verona e Ctg Monte Baldo attraverso i presidenti Michele Dall'Ó, Marisa Velardita e Maurizio Delibori. «I sindaci dei comuni a ridosso della sponda veronese sembrano non aver nozione di quanto accade attorno a loro», spiegano. «La grave siccità che sta colpendo il territorio e i livelli del lago bassi mettono in allarme: un deficit idrico che il cambiamento climatico sta rendendo insanabile. I dati della Comunità del Garda riportano un livello di 50-60 centimetri inferiore alla media stagionale. Tutti i bacini del nord sono in emergenza e negli ultimi 18 mesi è mancato il 25% del totale delle piogge. La mancata risposta dei comuni lacustri veronesi preoccupa», continuano. «Ad Albisano di Torri sarà ultimato a luglio un resort 5 stelle con enorme Spa, 3 piscine e 450 metri quadrati di ambiente acquatico. A Costermano i cantieri non si contano: sbucano ville con piscina in aree con vincolo ambientale e paesaggistico. Con l'Anbi, Associazione nazionale dei consorzi di bonifica, riteniamo che continuare a costruire non sia l'unico modello di sviluppo possibile: con le precipitazioni violente l'acqua trova asfalto impermeabile e non ha sfogo, che invece va dato per prevenire tragedie idrogeologiche. La gravità impone una presa di coscienza sullo sfruttamento del territorio e la politica urbanistica dei comuni di Costermano e Torri. Da dove attingeranno l'acqua per piscine e Spa? Hanno una strategia di contrasto all'emergenza? Domande cui serve rispondere per il bene di territorio, cittadini e turismo». Ribatte il sindaco di Costermano Stefano Passarini: «Premesso che ogni autorizzazione rilasciata dal Comune è vagliata da Vas della Regione Veneto, Genio Civile e Consorzio Bacino Verona, enti che valutano lo smaltimento delle acque, e che il Comune impone che ogni nuova costruzione raccolga le acque piovane di tetti e superfici coperte, per riutilizzarle per giardini o servizi igienici, non ritengo sia lì un rischio idrogeologico. Quanto all'emergenza idrica, il nostro Comune è ricco d'acqua. L'emergenza idrica non dipende solo da Costermano e Torri ma da scelte globali. Invito le associazioni a un confronto per far loro conoscere i nostri parametri di tutela ambientale e idrica». Stefano Nicotra sindaco di Torri afferma: «Speriamo che in marzo e aprile ci siano precipitazioni. Per quanto riguarda il territorio, in caso di problematiche serie, faremo ordinanze di non utilizzo di acqua per riempire le piscine. Guardiamo i preoccupanti livelli del lago con Comunità del Garda e Regione e tra sindaci e Ags i servizi idrici primari». •.

Barbara Bertasi

Suggerimenti