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Barca alla deriva nel lago

Nemmeno stavolta il maltempo ha risparmiato Torri del Benaco, con piante crollate e una barca alla deriva. Anzi, il comune gardesano è stato tra i primi a essere colpiti, dato che la bufera è arrivata da ovest e si è spostata verso est: sabato, tra le 16.15 e le 17.30 sono state almeno una decina gli alberi caduti a terra a causa del fortunale, che ha avuto tra l’altro conseguenze sull’acqua, dove una barca è andata alla deriva. Le piante che non hanno retto alla furia del vento e della pioggia si trovavano in particolare in via Mazzini, oltre a via Bellini e nelle località di Loncrino, Val Magra, Loncrino. In via Mazzini e tra Loncrino e Coi sono caduti anche due lampioni colpiti da alberi piegati dal vento. Gli alberi e i pali dell'illuminazione finiti a terra hanno momentaneamente ostruito parte della viabilità delle strade circostanti. La Protezione civile e gli agenti della polizia municipale di Torri sono subito intervenuti mettendo in sicurezza le varie zone. I volontari della Protezione civile, uscite in due squadre, hanno tagliato in particolare una pianta caduta in via Mazzini che ostruiva il passaggio ai veicoli, mentre i vigili hanno ripristinato la viabilità circostante. Sulle acque del lago, invece, tra San Faustino e Canevini, una barca alla deriva è stata recuperata, legata e messa in sicurezza. Un'altra imbarcazione di almeno una decina di metri di lunghezza, in difficoltà e in balia delle onde alte causate dal forte vento, è entrata nel porto di Torri in emergenza. Gli uomini della Protezione civile sono riusciti a farla attraccare e metterla così in sicurezza. Verso le 22 i volontari sono usciti nuovamente per un grosso ramo d'olivo che ostruiva una strada bianca tra le località di Coi e Rossone. Solo una decina di giorni fa, giovedì 2 luglio, a Torri si era abbattuto un altro forte temporale che aveva sferzato tutto il litorale, erodendo parte delle spiagge e creando diversi danni, in particolare sui lungolago, con detriti trascinati lungo le vallette e caduti fino sulla carreggiata della Gardesana. •

Emanuele Zanini

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