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A Peschiera, vittima un albanese

Banconote da 500 «illegali in Italia» e scatta la truffa per 200mila euro

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Banconote da 500 euro
Banconote da 500 euro
Banconote da 500 euro
Banconote da 500 euro

I Carabinieri della Stazione di Peschiera del Garda hanno denunciato in stato di libertà i responsabili di una truffa per oltre 200.000 euro ai danni di un cittadino albanese. La vicenda ha avuto inizio alla fine del 2019 quando M.E., un quarantunenne di Tirana, aveva contattato telefonicamente il venditore di un orologio marca Audemars Piguet del valore di 15.000 euro, il cui annuncio era stato pubblicato su un sito di vendita on line.

 

M.E si è quindi incontrato con due uomini inviati dal venditore in un centro commerciale di Verona. Tra le altre cose, i due uomini spiegavano all'albanese che le banconote da 500 euro non erano più spendibili in Italia in quanto dichiarate illegali, e gli proponevano un affare: il cambio di banconote da 500 euro con altre di taglio inferiore, con un guadagno per lui del 10%. Così il 20 gennaio a Peschiera l’albanese ha consegnato a uno dei due uomini, tale «Fabrizio» 18.000 euro in banconote da 100, ricevendo in cambio 20.000 euro in banconote da 500.

 

Il giorno dopo era in programma lo scambio di 210.000 euro in banconote da 100, sempre a Peschiera,: «Fabrizio» ha portato l'albanese in un'abitazione dove una donna ha preso i soldi, spiegando che doveva prendere le banconote da 500 euro in cassaforte, ma in realtà è fuggita con il complice.

 

L'albanese ha chiamato i carabinieri e sporto querela per truffa . I carabinieri di Peschiera hanno individuato l'auto usata da «Fabrizio», di proprietà di un sinti residente in un campo nomadi di un’altra provincia veneta, e nell'ambito famigliare hanno individuato il fantomatico «Fabrizio», in realtà D.A. di 47 anni, e il complice D.R di 48 anni, entrambe residenti nella provincia di Vicenza, gravati da precedenti penali e di polizia analoghi. Le indagini hanno riguardato anche il ruolo nella vicenda di altre quattro persone, tra le quali due donne trovate nella casa dove era avvenuta la sottrazione del danaro, anch’esse sinti.

 

I carabinieri di Peschiera del Garda
I carabinieri di Peschiera del Garda

I carabinieri di Peschiera del Garda

 

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