<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Aventino Frau ricordato in un dibattito Gelmini: «Un politico di alta qualità»

Aventino Frau, morto il 12 marzo scorso all’età di 81 anniLa cerimonia in ricordo di Aventino Frau
Aventino Frau, morto il 12 marzo scorso all’età di 81 anniLa cerimonia in ricordo di Aventino Frau
Aventino Frau, morto il 12 marzo scorso all’età di 81 anniLa cerimonia in ricordo di Aventino Frau
Aventino Frau, morto il 12 marzo scorso all’età di 81 anniLa cerimonia in ricordo di Aventino Frau

La panchina e l’albero di magnolia con la targa dedicata sul lungolago di Gardone Riviera, si affacciano proprio davanti al Comune di San Zeno di Montagna sulla sponda veronese, il Comune nel quale dimorava Aventino Frau morto il 12 marzo scorso all’età di 81 anni. Figura di spicco e di grande operosità per la regione del Garda, Frau è stato ricordato ieri mattina in un simposio alla Sala dei Provveditori del Municipio di Salò, partecipato dai sindaci della zona lacustre i e da tanti amici che nel corso della sua esistenza ebbero la fortuna di conoscerlo ed apprezzarne le doti. Parlamentare per più legislature nella fila della Democrazia Cristiana prima e di Forza Italia poi, fu tra i fondatori e presidente in più riprese della Comunità del Garda, sindaco di Gardone Riviera e di Puegnago, che lo vide in quest’ultima circostanza, a 21 anni, come il più giovane d’Italia. Gardone Riviera nel 2013 e Salò nel 2015 gli conferirono la cittadinanza onoraria, così come a Puegnago. Nel veronese, diventa protagonista nel 1994, con il movimento di Forza Italia. Ne diventa coordinatore provinciale per Verona e vice coordinatore regionale per il Veneto quando il sindaco era Michela Sironi. Nel 1995 è candidato del Polo per la presidenza della Provincia di Verona, vinta dalla Lega col sostegno delle sinistre e sarà presidente del gruppo di opposizione. Nel 1996, viene eletto deputato al Parlamento per il Collegio di Legnago con la più alta percentuale di voti nel Veneto tra gli eletti del Polo delle Libertà. Nel 2001, è eletto senatore della Repubblica dalla città di Verona, divenendo vicepresidente della Commissione affari esteri e tra gli altri membro della Giunta per i procedimenti di accusa del Comitato per gli italiani all'estero. Nel 2002, alle elezioni amministrative della città di Verona, si presenta come candidato sindaco con la lista «Difendi Verona», in polemica con le scelte del suo partito, da lui considerate errate. Viene eletto presidente del Consiglio comunale di Verona. A seguito di ciò, pur rimanendo nell'area politica di centro-destra, entra a far parte del gruppo «Per le Autonomie» al Senato e collabora con l'onorevole Mario Segni e il presidente Carlo Scognamiglio alle iniziative liberaldemocratiche. Nel 2006, annuncia di non ricandidarsi ponendo fine alla propria esperienza parlamentare. «Incarnava la politica con la “P” maiuscola», ricorda il sindaco di Salò Giampiero Cipani, «e per me è stato un onore condividere negli anni le scelte politiche». Fu lui negli anni ’70 a promuovere e realizzare il progetto di depurazione del Garda e il Consorzio Garda Uno e ultimamente a creare l’Associazione temporanea di scopo, braccio operativo della Comunità del Garda. «Gli dobbiamo molti insegnamenti sull’amministrazione pubblica» ricorda il sindaco di Gardone Riviera Andrea Cipani, Comune nel quale venne eletto primo cittadino in ben 5 occasioni per un totale di 17 anni amministrativi». «Sapeva guardare lontano anticipando i tempi» è il ricordo della presidente della Comunità del Garda Mariastella Gelmini, «fu promotore di una comunità unita nella regione gardesana quando questa sensibilità era pressoché sconosciuta. I tempi in cui viviamo necessitano di alta qualità politica, doti che Aventino Frau possedeva». •

Suggerimenti