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L’autovelox di Pai preso a fiondate durante la notte

Il rilevatore di velocità diventato l’incubo degli automobilisti è stato colpito con biglie d’acciaio tra mercoledì e giovedì. Sul vandalismo indagano i carabinieri con l'aiuto delle telecamere nella zona
L'autovelox di Pai e il punto in cui è stato danneggiato
L'autovelox di Pai e il punto in cui è stato danneggiato
L'autovelox di Pai e il punto in cui è stato danneggiato
L'autovelox di Pai e il punto in cui è stato danneggiato

Vandali in azione contro l'autovelox di Pai, preso a fiondate con delle sfere di acciaio o biglie. La scoperta è stata fatta dal sindaco di Torri, Stefano Nicotra, e dalla polizia locale ieri mattina presto.

Tiro al bersaglio nella notte

In pratica sembra che, nella notte tra mercoledì e giovedì, alcune persone abbiano «giocato» nottetempo al tiro al bersaglio contro il rilevatore di velocità posto nel centro abitato di Pai. In queste settimane l'autovelox è al centro di una querelle ormai di carattere nazionale, dopo il servizio registrato e mandato in onda dal Tg4 il 14 gennaio, a causa delle oltre 14 mila sanzioni elevate in circa 75 giorni di utilizzo, e cioè dal 14 agosto al 30 ottobre scorso. E all'appello mancano ancora i dati sulle sanzioni dei mesi di novembre e dicembre, di cui L'Arena ha chiesto formalmente i conteggi in municipio ma che, al momento in cui scriviamo, non sono stati ancora consegnati.

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Ma, se il trend si confermasse quello dei mesi precedenti, si sta parlando di ulteriori circa 12 mila sanzioni visto che, nel solo mese di ottobre, le multe elevate erano state 9 mila e 500. In dicembre, complici le festività, l'autovelox pare abbia registrato numeri da capogiro, forse da record italiano. Tutto questo ha creato una tensione crescente nei cittadini multati visto che migliaia di persone, da semplici cittadini a operai, a pendolari, a professionisti, tutti hanno ricevuto una o molte cartoline verdi contenenti non auguri nè saluti dal municipio di Torri.

Indagini in corso

Una tensione che, come sovente accade in momenti critici, è sfociata in un vero e proprio atto vandalico. Nulla di più sbagliato. Non si sa, al momento, cosa sia successo esattamente perché né il sindaco, né la polizia locale né altri, in Comune, hanno intenzione di aprire bocca. Il diktat diramato dai corridoi di viale Fratelli Lavanda, dove ha sede il municipio, è stato perentorio: «Ci sono indagini in corso, nessuno deve parlare».

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Svolta possibile grazie alle telecamere

L'indagine è seguita dai Carabinieri di Torri, che ieri sono stati visti entrare in municipio. Il perché è presto detto: nella zona in cui si trova l'autovelox a Pai ci sono varie telecamere, sia a nord sia a sud del rilevatore di velocità. È dunque probabile, se non quasi certo, che chi si è munito di fionda e ha pensato di «accecare» l'autovelox, sia stato immortalato nella sua impresa o mentre arrivava sul luogo del misfatto, o mentre se ne allontanava.

Difficile pensare a dei ragazzini che, non sapendo cosa fare, abbiano pensato di esercitarsi la mira in una fredda notte invernale, mentre pare più accreditabile l’ipotesi di qualcuno che, evidentemente scontento dell'accertatore dei limiti di velocità oppure per vendetta rispetto a qualche sanzione ritenuta di troppo, ha pensato di farsi giustizia con le proprie mani. In ogni caso, alcuni bene informati ipotizzano che ci saranno sviluppi a breve termine per queste indagini.

Il sindaco: «Ci muoviamo rispettando le procedure di legge»

Sembra infatti plausibile che, con l'ausilio delle videoriprese, ci siano buone possibilità di trovare chi abbia compiuto il gesto. Proprio pochi giorni fa, peraltro, ad onta della marea montante di polemiche, il primo cittadino si era deciso a parlare con L'Arena. Per dire cosa? Che «l'autovelox è stato autorizzato dal Prefetto di Verona, previo parere della Polizia stradale e con il coinvolgimento di Veneto Strade. È stato sottoposto a taratura il 18 marzo 2022 e con le cadenze previste dalla normativa. Il Comando di Polizia locale ha effettuato la verifica di funzionalità sempre secondo quanto previsto dalle norme di settore. Il nostro obiettivo è la sicurezza stradale: non abbiamo necessità di fare cassa perché i nostri bilanci sono in buona salute. Ci muoviamo seguendo i canali istituzionali», aveva chiuso Nicotra, «e rispettando le procedure di legge. Io stesso ho chiesto al Prefetto di sottoporre ad una verifica ulteriore l'autovelox proprio perché l'amministrazione vuole aprire le porte ad ulteriori controlli». Qualcuno ha pensato bene, nel frattempo, di passare all'azione. Vandalica.

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Gerardo Musuraca

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