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L'indagine

Auto rapinata, i carabinieri la ritrovano in Germania. Arrestati due malviventi

Carabinieri davanti al Grand'Affi
Carabinieri davanti al Grand'Affi
Carabinieri davanti al Grand'Affi
Carabinieri davanti al Grand'Affi

Sarebbero responsabili della rapina di un’auto, i due uomini, pluripregiudicati, arrestati dai carabinieri di Caprino. L’episodio è avvenuto alla fine dell’inverno scorso, vittima era stato un giovane di Affi.

Agli inizi di marzo 2021, infatti, il ragazzo dopo aver offerto in vendita la propria Audi S1 su un sito specializzato, era stato contattato da un potenziale acquirente che gli aveva chiesto di visionare il veicolo. I due si erano dati appuntamento qualche giorno dopo nella zona del Grand’Affi, ma nel corso della prova del mezzo, arrivati nell’area industriale di Cavaion Veronese, il proprietario era stato violentemente spinto all’esterno della vettura dal finto compratore che si era poi allontanato alla guida del veicolo.

Raccolta la denuncia, i carabinieri hanno avviato le indagini, che hanno comportato l’analisi di immagini di numerosi sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati, sparsi in diversi punti della provincia: è stata così individuata un’auto di appoggio con targa contraffatta. Un lavoro di studio del traffico telefonico ha permesso poi di scoprire le utenze cellulari, intestate a prestanome, utilizzate dai due rapinatori. L’auto sottratta è poi stata recuperata dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia in Germania, dove era stata venduta con il telaio ribattuto e con applicate le targhe di una identica, per modello, anno e colore, Audi S1 che era stata danneggiata a seguito di un incidente stradale. E che era intestata proprio ad uno dei due autori del reato.

I carabinieri di Cavaion e Caprino Veronese hanno dovuto trascorrere una intera settimana fra il Piemonte e la Lombardia per individuare i due malviventi, senza fissa dimora. Sono stati rintracciati martedì, uno in un camping di Milano e l’altro in un paesino dell’hinterland meneghino, a casa di un parente. Ora si trovano entrambi nella casa circondariale di Milano San Vittore.

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