<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Bardolino

Assembramenti fuori controllo: nuovi casi di Covid tra i giovani

Bardolino: l’assembramento che si era creato durante una partita dei Campionati Europei di calcio
Bardolino: l’assembramento che si era creato durante una partita dei Campionati Europei di calcio
Bardolino: l’assembramento che si era creato durante una partita dei Campionati Europei di calcio
Bardolino: l’assembramento che si era creato durante una partita dei Campionati Europei di calcio

Assembramenti fuori controllo e continui aumenti di casi da covid-19. Soprattutto tra i giovani. L’estate nel centro lacustre di Bardolino si fa sempre più critica tanto che da lunedì scorso un noto locale di via Mameli, luogo della movida gardesana, risulta chiuso a causa di un dipendente risultato positivo al covid.

 

Una situazione insostenibile per Roberto Rizzi della «pizzeria Caprice» che a nome di altri quattro esercenti sempre di via Mameli (ristorante La Lanterna, Casanova, Il Giardino delle Esperidi, Da Beppina) ha chiesto udienza al sindaco Lauro Sabaini e al comandante della polizia locale ed è pronto a segnalare, tramite lettera da spedire al prefetto di Verona, una situazione a suo dire ingestibile.

 

«In Comune non mi hanno ricevuto e solo dopo due giorni ho incontrato casualmente in paese il primo cittadino al quale ho esposto, in modo informale, tutta la nostra preoccupazione per una situazione ingestibile d’ordine pubblico fino a tarda notte, e non mi riferivo certo all’aumento del Covid. Gente ubriaca, che spacca roba, si picchia, bottiglie a terra. Le mascherine? Inesistenti, usate come sottomento. Questo si verifica a partire dalle undici di sera e fino alle due di notte, dal venerdì alla domenica con i bar della via presi d’assalto. In mezzo a tutto questo il Comune non ha mai preso posizione ufficiale. Siamo stati quindi costretti noi cinque ad unirci per cercare di sollecitare l’amministrazione comunale a fare delle scelte in questa situazione di totale sbandamento. Per carità la movida c’è sempre stata e in un certo senso va bene a tutti, ma quando si superano i limiti occorre fare un passo indietro. Non c’è nessun controllo. Il sindaco non fa nulla, è di parte, non prende posizione. Non sono aumentati i tavolini o i plateatici. Sono sempre gli stessi anche per la ristrettezza della via», conclude Roberto Rizzi.

 

Accuse circostanziate che il sindaco, raggiunto anche lui telefonicamente, ribatte colpo su colpo. «Non l’ho ricevuto? Ma se sono andato da lui giovedì appositamente a parlargli dopo la richiesta d’appuntamento che ha formulato martedì in segreteria. Via Mameli è da noi attenzionata già dall’inizio stagione. È un luogo, lo sappiamo benissimo, frequentato più di altre vie. Ma da sempre. Tanto che gli stessi operatori dei locali della movida hanno deciso di assumere la vigilanza. Ci sono tre persone che fanno controlli sulla parte esterna dei locali e con ci risulta questo grande problema che solleva Roberto Rizzi. La nostra polizia locale passa poi da via Mameli in modo frequente come in altre zone del territorio. Mi risulta poi che un locale, lo Swing, abbia preso una multa per la musica alta. Non trovo questo sfogo aderente alla situazione reale che invece rimane nei limiti della tolleranza», afferma Lauro Sabaini.

 

«Non penso poi che l’aumento del covid a Bardolino sia da associare a questa situazione di movida. Sì, il covid ha portato alla chiusura del Blanka non per l’attività che fa ma per la positività di un dipendente che ha contagiato gli altri dipendenti: non durante l’attività d'esercizio visto che i lavoratori sono muniti di mascherine», continua il sindaco che ammette l’aumento di casi di positività a Bardolino.

 

«Ad oggi sono trentuno, di questi una ventina di contagiati hanno un’età che varia dai 15 ai 28 anni. Ma tutti quelli positivi non sono vaccinati», conclude Lauro Sabaini.

 

L’aumento dei casi è certificato anche dalla farmacia «Alla Madonna», di via Croce, la prima della Provincia a partire a suo tempo con i tamponi. «Negli ultimi dieci giorni c’è stato un aumento esponenziale di richiesta di tamponi. Siamo passati da una media di venti al giorno, con zero casi riscontrati, agli oltre sessanta tamponi con più positivi, anche se rimane difficile fare ora una media. Di certo sono soprattutto giovani del posto e non turisti. Ovviamente segnaliamo tramite il sistema all’Ulss 9 e ai medici di base i casi di persone positive, conclude il dottor Nicola Peron che dai primi di agosto partirà con il servizio di vaccinazione.

Stefano Joppi

Suggerimenti