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Anziano allunga le mani su una ventenne

Il lungolago Regina Adelaide teatro della violenza sessuale ai danni di una ventenne
Il lungolago Regina Adelaide teatro della violenza sessuale ai danni di una ventenne
Il lungolago Regina Adelaide teatro della violenza sessuale ai danni di una ventenne
Il lungolago Regina Adelaide teatro della violenza sessuale ai danni di una ventenne

Ha allungato le mani subito dopo che la giovane ha fotografato dal pontile il paesaggio del lago di Garda. Poi si è allontanato appoggiandosi sul bastone sotto lo sguardo tra furioso della diciannovenne e di altri turisti che hanno assistito, basiti, alla scena. L’ottantaquattrenne di strada, però, ne ha fatta gran poco. È stato intercettato dai carabinieri poco distante dal luogo del sorpruso a luci rosse ed è stato portato in caserma dove è stato identificato e arrestato con l’accusa di violenza sessuale. Due giorni fa, si è svolta l’udienza davanti al gip Marzio Bruno Guidorizzi. Il giudice ha convalidato l’arresto dello straniero, in Italia solo nel periodo estivo in visita ai figli e ha disposto per l’anziano, difeso da Martino Saccone e Giulia Pimazzoni, la misura cautelare dei domiciliari nella casa di uno dei discendenti a Garda. Nei prossimi giorni, i difensori prenderanno contatti con il pm Federica Ormanni per chiedere l’esecuzione di una perizia psichiatrica per il loro assistito, apparso spaesato e poco lucido durante l’udienza in tribunale. Lo straniero, originario del Bangladesh, non ha risposto alle domande del giudice proprio perchè oltre a non sapere l’italiano, non pareva in condizioni tali da potersi difendere. Sarà l’eventuale perizia psichiatrica, disposta dalla procura, a certificare la capacità d’intendere e di volere dell’ottantaquattrenne ora finito nei guai. Chi era presente all’interrogatorio, rivela che l’indagato non ricordava cosa fosse successo solo due giorni prima. Tutto inizia mercoledì mattina quando la centrale operativa dei carabinieri di Peschiera, riceve la telefonata del fidanzato della vittima che segnala la violenza appena subita dalla sua ragazza a Garda. Viene inviata così una pattuglia in via XX Settembre dove viene intercettato l’anziano, allontanatosi pochi minuti prima dal pontile di lungolago Regina Adelaide, teatro della violenza sessuale. Pochi minuti ancora e i militari di Bardolino raggiungono la vittima in compagnia dello straniero. Nonostante lo schock per l’abuso sessuale appena subito, la giovane riconosce nell’anziano il responsabile della violenza. Viene così portato in caserma dove si procede alla sua identificazione e al suo arresto. Nel frattempo, la vittima presenta la denuncia, riferendo che quella mattina, era in sella alla sua bicicletta in compagnia del fidanzato quando si è fermata sul pontile sul lungolago Regina Adelaide per scattare alcune foto mentre il compagno si è seduto su una panchina poco distante. La vittima si stava avvicinando alla fine della banchina quando l’anziano ha allungato le mani, accarezzandole il seno destro dalle spalle. Si è poi allontanato come se nulla fosse appoggiandosi sul bastone e tentando forse di far perdere le sue tracce. Nel frattempo, la ragazza resasi conto della violenza appena subita, ha avvertito il suo fidanzato. Che non si è fatto prendere alla sprovvista e ha iniziato a pedinare il responsabile dell’aggressione a luci rosse, tenendosi in costante contatto al telefono con il 112. Una pattuglia dei carabinieri di Bardolino si è recata rapidamente sul posto e dopo alcune ricerche ha rintracciato l’anziano, subito arrestato e poi accompagnato nella casa del figlio ai domiciliari così come disposto dalla procura. Una volta venuti a conoscenza dell’accusa rivolta all’anziano, i parenti sono caduti dalle nuvole. Ora si attendono le decisioni della procura mentre i difensori non sembrano voler ricorrere al riesame in attesa di conoscere l’esito dell’eventuale perizia sulla capacità d’intendere e di volere del loro assistito. •

G.CH.

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