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Antiche mura, il guizzo della vittoria

L’equipaggio delle Antiche mura esulta a fine regata FOTO PECORAI fuochi per la festa dell’Assunta
L’equipaggio delle Antiche mura esulta a fine regata FOTO PECORAI fuochi per la festa dell’Assunta
L’equipaggio delle Antiche mura esulta a fine regata FOTO PECORAI fuochi per la festa dell’Assunta
L’equipaggio delle Antiche mura esulta a fine regata FOTO PECORAI fuochi per la festa dell’Assunta

Questa volta il pesce persico si è mangiato il lavarello, l’aola e pure il pregiato carpione. Questo è l’esito della cinquantaduesima edizione del Palio delle contrade, l’avvincente sfida remiera che si disputa a Garda a ferragosto. Le nove contrade in gara, con altrettanti equipaggi, hanno tutte come simbolo un pesce lacustre. Non poteva essere altrimenti a Garda, capitale della pesca e dell’arte remiera benacense. Ad avere l’onore di alzare la statua lignea dell’Assunta è stato l’armo di Antiche mura, rappresentata dal persico, che ha compiuto un’autentica impresa riuscendo a battere avversari ben più blasonati. Il ventiquattrenne Eros Pasotti, tra i quattro persici vincenti è l’unico originario di Garda, oltre ad essere residente proprio nella contrada delle antiche mura, dove gestisce con la famiglia un hotel. Gli altri tre sono: Gabriel Zamboni, vogatore di bissa di Cassone, Michele Bertoncelli, già vincitore di alcune Bandiere del lago con le bisse di Bardolino, e il bresciano Franco Baruffaldi, ex presidente della Lega Bisse e da qualche stagione atleta della Scuola del remo di Garda. Antiche Mura si è qualificata per la finale battendo con disinvoltura le «trote» di Borgo, campioni uscenti, e le «tinche» di Spagna. La finale a quattro, oltre ad Antiche Mura, ha visto impegnati gli armi dei carpioni di Corsetto, con il Re del remo Alberto «Bacalà« Malfer, le aole di Piassa capitanate dal campione di Peschiera Franco Caldana e i lavarelli di Rosa con tre rematori della bissa di Torri Berengario: Mirco Pozzani, Giacomo Brusco, Cristian Faraoni e il gardesano Walter Zuccotto. La regata è stata entusiasmante, con le quattro imbarcazioni appaiate sempre fino al traguardo. Per ufficializzare l’ordine d’arrivo il giudice Luigino Perinelli è dovuto ricorrere al fotofinish. Antiche Mura ha chiuso con il tempo di 3 minuti 1 secondo e 3 centesimi davanti a Rosa (3.02.41), Piassa (3.02.72) e Corsetto (3.03.47). «È una gioia indescrivibile vincere il Palio», ha detto Eros Pasotti, «remo da quando avevo 12 anni. Mi ha insegnato Pierfrancesco Maffezzoli presidente della scuola del remo di Garda che ringrazio di cuore». «Sono anni che mi dedico alla voga ma non ho mai vinto niente», ha detto Franco Baruffaldi, «mi sembra un sogno». «Abbiamo disputato una regata perfetta», ha spiegato Michele Bertoncelli, «in finale tutte le quattro barche sono arrivate nel giro di 3 secondi. Il livello tecnico era altissimo». «Non potevo chiedere di più», ha ammesso Gabriel Zamboni, «tornare a Cassone con la medaglia di vincitore del Palio di Garda è fantastico». •

L.B.

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