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Al posto della Gardesana i traghetti ma anche oggi e domani solo a piedi

Particolare della frana: divelte anche le reti paramassiLa frana che si è mangiata la Gardesana proprio all’imbocco di località Tempesta
Particolare della frana: divelte anche le reti paramassiLa frana che si è mangiata la Gardesana proprio all’imbocco di località Tempesta
Particolare della frana: divelte anche le reti paramassiLa frana che si è mangiata la Gardesana proprio all’imbocco di località Tempesta
Particolare della frana: divelte anche le reti paramassiLa frana che si è mangiata la Gardesana proprio all’imbocco di località Tempesta

Almeno una sessantina di persone ieri hanno sfruttato il servizio straordinario di battelli, solo per pedoni, messo a disposizione in fretta e furia da Navigarda, in sinergia con i Comuni di Malcesine e Riva del Garda, per collegare i due centri dell’alto lago. Un collegamento indispensabile per molti cittadini gardesani che abitano da Malcesine in giù ma che lavorano in Trentino (e viceversa), dopo la frana caduta sulla Gardesana il 2 gennaio scorso a un centinaio di metri dal confine regionale. Le corse di ieri saranno attive anche oggi, martedì 5 gennaio, e domani, mercoledì 6 gennaio, con gli stessi orari: alle 6,50 salperà la prima imbarcazione da Malcesine verso Riva, con arrivo previsto alle 7,35. Gli altri orari di partenza del traghetto dal centro melsineo verso quello trentino saranno alle 8,30, alle 13,20 e alle 17,30. Le corse da Riva a Malcesine saranno invece alle 6, alle 7,40, alle 12,30 e alle 16,40. L’azienda che gestisce la navigazione sul Garda assieme ai Comuni coinvolti, alla Regione e alla Provincia di Trento si sta organizzando per garantire un servizio straordinario di traghetti adibito anche al trasporto di auto a partire da giovedì 7 gennaio. Per quanto riguarda Malcesine, la partenza e arrivo dei mezzi non sarà più al porto del centro paese ma a Retelino, dove possono sostare anche i pullman dell’Atv. «Siamo dando il massimo per essere come sempre a supporto del territorio, in un periodo tra l’altro così complesso come questo alle prese con la pandemia», afferma Giovanni Belloi, direttore di Navigarda. «Domenica ci siamo subito organizzati per attivare il servizio con la motonave. Stiamo lavorando al massimo per garantire la piena efficienza». Intanto rimane ancora da sciogliere il nodo scuole: in Veneto le scuole superiori rimarranno chiuse fino a fine mese, mentre in Trentino sembra che le lezioni ripartano al 50 per cento in presenza in classe già dal 7 gennaio. oggi si dovrebbe chiarire il quadro. Intanto ammonta a circa 100mila euro il costo del «piano traghetti», per il quale andranno definiti gli eventuali finanziamenti. Nel frattempo prosegue a ritmo serrato il lavoro sul luogo dell’enorme smottamento che ha causato il crollo di almeno 600 metri cubi di roccia, piante e detriti sulla SS249 all’altezza di Tempesta. I tecnici e gli operai incaricati hanno iniziato le opere di disgaggio, una tecnica che prevede la messa in sicurezza in tempi brevi di una parete rocciosa franata o a rischio frana. In un secondo momento avverrà la profonda pulizia dell’area che consentirà di liberare la strada, rifarne l’asfalto e quindi riaprirla. Si tratta però di un intervento di alcune settimane. C’è già una prima ipotetica data per la riapertura della Gardesana: venerdì 22 gennaio. Ma per capire se sarà davvero quella la giornata della riapertura o se servirà ancora del tempo, bisognerà attendere l’avanzamento dei lavori nei prossimi giorni. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Emanuele Zanini

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