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la «scorciatoia» per i camion

Tir sulla regionale 450, tra Affi e Peschiera traffico troppo pesante. I sindaci: «La nostra proposta al prefetto»

La strada utilizzata dai camionisti per risparmiare chilometri e pedaggio tra i caselli dell’A22 e dell’A4. Dal sopralluogo di sindaci, Veneto Strade, A4, A22 e del comandante della Stradale un documento da sottoporre a Cafagna
Mezzi pesanti sulla regionale tra Affi e Peschiera (Madinelli)
Mezzi pesanti sulla regionale tra Affi e Peschiera (Madinelli)
traffico pesante sulla SR450

Sempre pesante, pesantissimo. È il traffico di camion che soffoca la strada regionale 450 tra Affi e Peschiera del Garda, usata da camion e tir di ogni genere come scorciatoia - per risparmiare tempo e denaro - tra i due caselli autostradali sulla A22 del Brennero e sulla A4 Milano-Venezia. Con conseguenze immaginabili sulla circolazione nella zona, molto frequentata anche per ragioni legate a industrie, centri commerciali e turismo.

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Un traffico di mezzi pesanti talmente elevato e non più sostenibile da aver costretto l'ottobre scorso i sindaci di Affi, Marco Sega, e di Peschiera del Garda, Orietta Gaiulli, a lanciare l'allarme. E a chiedere interventi "sciogli caos" risolutivi.

Il sopralluogo

Il loro appello è stato ascoltato. E ora, con il nuovo anno, sono intenzionati più che mai a stringere il cerchio per arrivare alla soluzione del problema. Così i due primi cittadini, dopo incontri e confronti nei mesi scorsi, hanno effettuato martedì un sopralluogo ai caselli e sulla SR450 con i responsabili di Veneto Strade, A4, A22 e con il comandante della polizia stradale di Verona, Girolamo Lacquaniti. Insieme a Gaiulli hanno partecipato per Peschiera l'architetto Marcello Ghini, responsabile dei lavori pubblici, e il comandante della polizia locale Enrico Santi; per Affi al fianco di Sega c'era il consigliere delegato ai lavori pubblici, Luciano Ortolani.

Dalla verifica è stato stilato un verbale che in questi giorni sarà inviato al prefetto, Donato Cafagna. Conterrà anche la modalità scaturita sul campo e suggerita per liberare dai troppi tir questo snodo stradale compreso tra il casello di Peschiera, la rotonda della Mandella, la SR450 in direzione Affi e viceversa.

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«Tutti hanno potuto notare quanto la situazione sia congestionata», commenta il sindaco di Peschiera, soddisfatta dell'incontro. «Abbiamo notato una grande collaborazione», spiega, «e la volontà di arrivare a una soluzione condivisa». Aggiunge il sindaco di Affi: «Stiamo predisponendo un documento che conterrà la nostra proposta per alleggerire il traffico. Aspettiamo che sia nelle mani del prefetto e poi metteremo a conoscenza i cittadini».

Le proposte per risolvere il problema

Finora sono varie le soluzioni avanzate, messe sul tavolo e discusse tra le parti, in attesa di trovare la più rispondente e utile al caso. Lo scorso ottobre i sindaci suggerirono di valutare il divieto ai camion di abbandonare l'autostrada uscendo ai caselli di Peschiera, Affi, Sirmione, Desenzano e Sommacampagna, costringendoli a raggiungere le loro destinazioni dallo svincolo di Verona Nord. Ma si era parlato anche di trasformare la SR450 in una strada a pagamento per i mezzi pesanti, così da disincentivarne l'uso per risparmiare.

A far sperare in un miglioramento della situazione e a guardare al prossimo futuro con ottimismo, comunque, c'è la realizzazione del nuovo casello di Castelnuovo del Garda. «Ci hanno assicurato che i lavori stanno procedendo velocemente, sono già in fase di gara per l'aggiudicazione», conclude Gaiulli. «Ciò significa che, a prescindere da come verrà accolta la proposta che invieremo al prefetto, il sovraccarico della Regionale si risolverà nel giro di due o tre anni». 

Intanto, lungo questa strada tra Affi e Peschiera il serpentone di autoarticolati, camion frigo per merci alimentari, mezzi cisterna per liquidi infiammabili o bisarche fanno la parte del leone. A tutte le ore. In alcune più di altre. E ovunque ti giri, mentre guidi, decidi per un sorpasso o provi a immetterti in una rotatoria, sei alle prese con le grosse motrici Iveco, Ford o Scania condotte dai loro instancabili domatori, i camionisti al lavoro.

Un serpentone di tir lungo 18 chilometri

Siamo andati a vedere la situazione, ieri, il giorno dopo il sopralluogo degli amministratori, dei tecnici e della Polstrada. Ad Affi, due cose non mancano mai: il vento e i camion. Infatti dal casello sulla A22 del Brennero, dove c'è una pattuglia della guardia di finanza che ne ha appena fermato uno per controlli, ne escono di continuo. Uno dopo l'altro. Senza sosta. Vanno tutti nella stessa direzione. Imboccano la prima rotatoria, poi la seconda, spesso in fila tra loro. E via, avanti sulla strada regionale 450 fino a Peschiera.

Per rientrare dopo 18 chilometri, e un tratto anche di strada regionale 11, nuovamente in autostrada. Ma questa volta è la A4 Milano-Venezia, raggiunta così in meno tempo e con meno esborso di denaro rispetto allo svincolo autostradale di Verona Nord.

All'imbocco del casello di Peschiera ci fermiamo, iniziamo a contare. Uno, due, tre... in pochissimi minuti gli autoarticolati e telonati che vediamo passare sono una quindicina. Breve pausa: per due minuti al massimo nessuno in vista. Poi ne arrivano 10 tutti di un colpo, lesti a oltrepassare le sbarre d'entrata.

Il rumore di fondo dei potenti motori non cessa mai. Lungo la SR450 da Affi a Peschiera può succedere anche che tre camion in uscita da un distributore si immettano nelle corsie davanti ai tuoi occhi, facendosi largo con la loro mole e costringendoti a farli passare. Sono le 10.30 e allo stesso distributore 20 tir in sosta, per una pausa dei conducenti o altre necessità, negli spazi di servizio vicino alle pompe di carburante. Dopo l'uscita di Colà e Sandrà, davanti a te vedi una lunga fila di mezzi pesanti. Un'auto ogni tanto. In direzione opposta, è la stessa storia. Dopo le 11 il traffico non è intenso, ma i camion si notano. Eccome.

Camilla Madinelli

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