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«A cena non si parla d’altro
E non finirà come nel 2012»

Stefan Schrage,  di Olpe, un paese vicino Colonia
Stefan Schrage, di Olpe, un paese vicino Colonia
Stefan Schrage,  di Olpe, un paese vicino Colonia
Stefan Schrage, di Olpe, un paese vicino Colonia

C’è Italia-Germania e sull'alto lago sale l’attesa per una buona parte dei turisti, tedeschi per la maggior parte, che alloggiano tra Torri, Brenzone e Malcesine. E se tra le vie dei due paesi più di qualche ospite straniero in villeggiatura ammette di non essere particolarmente interessato, c’è chi invece la partita la sente, eccome. È il caso di Stefan Schrage, 59 anni, di Olpe, un paese vicino Colonia, cliente dell’hotel Del Porto a Torri, emozionato per il big match. «A cena con gli altri ospiti dell’hotel non si parla d’altro: l’attesa per il “duello” sportivo con l’Italia è grande», afferma Schrage. «Credo sarà una sfida apertissima e molto sentita, forse la più sentita, di certo di più che con altre formazioni come Spagna o Francia. Aspettavamo questo match».

Nell’animo del turista tedesco cresce la speranza di farcela, almeno stavolta. «Prima dell’inizio degli Europei non ero molto ottimista. Ma nelle ultime gare del torneo la Germania ha giocato bene. Sono fiducioso. Con l’Italia sono convinto che potremo vincere», afferma lanciandosi in un pronostico, nonostante non possa non ricordare le batoste che gli Azzurri rifilarono ai «panzer» ai Mondiali del 2006 e agli Europei del 2012. «Stavolta speriamo di sfatare il tabù».

Schrage, che da otto anni soggiorna nello stesso albergo torresano, proprio a Torri ha visto la sconfitta tedesca contro gli italiani nella semifinale del 2012 (2-1 per gli azzurri). Oggi termina le vacanze e, con rammarico, è costretto a ritornare a casa in Germania, ma non è detto che lo faccia. «Ci stiamo organizzando per fare in modo di vedere la partita qui prolungando le ferie di un paio di giorni. Vederla qui sul lago ha tutto un altro sapore. Altrimenti saremo costretti a fermarci per strada. Vedremo».

Peter Überbacher, nato a Merano ma con la tessera di giornalista tedesco (ha vissuto per moltissimo tempo in Germania), vive sul lago di Garda ormai da 13 anni, da dove crea e produce servizi redazionali sulle bellezze del Benaco per le televisioni nazionali tedesche Rtl, Zdf e Ard (dove tra una ventina di giorni andrà in onda un suo reportage proprio sul turismo e la musica della Riviera degli Ulivi). E proprio in occasione della sfida di oggi tra Germania e Italia ha preparato un filmato in cui si racconta il clima per partita che si respira tra i turisti tedeschi. «Le statistiche dicono che l’83 per cento dei tedeschi (compresi quelli in soggiorno qui sul lago) pensa che questa volta la Germania batterà l’Italia», afferma il cronista gardesano d’adozione e sostenitore degli azzurri, che azzarda pure un pronostico. «Per me invece vince ancora l’Italia, 2-1».

«Poche ore prima delle partite tra Italia e Germania agli Europei 2012 e Mondiali 2006 i miei colleghi tedeschi mi avevano detto: “Stasera vi mangiamo con gli spaghetti”. E dopo le due vittorie italiane io ho replicato: “Forse nella pasta c’era troppo peperoncino...”», racconta divertito. «Questa sera vedremo se mangeremo la pessima anguilla tedesca o un gustoso branzino del Garda».

Emanuele Zanini

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