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Il 9 e 10 agosto

A Campo tornano le «Notti magiche» con Bubola e il Gomalan Brass Quintet

Una passata edizione di Notti magiche a Campo
Una passata edizione di Notti magiche a Campo
Una passata edizione di Notti magiche a Campo
Una passata edizione di Notti magiche a Campo

Tutto pronto a Campo per «Notti magiche». Dopo l’edizione del 2020 quando, reduci dal primo lockdown, il Ctg di Brenzone aveva organizzato, al posto delle due serate a Campo, un concerto itinerante sul veliero Siora Veronica, lunedì 9 e martedì 10 la musica tornerà a risuonare nell’antico borgo semi-diroccato di Brenzone.

La manifestazione organizzata dal Ctg della presidente Sonia Devoti è alla 26a edizione. Nonostante le difficoltà e le restrizioni che la pandemia impone, i volontari di Brenzone hanno messo in piedi uno spettacolo con la presenza anche del cantautore Massimo Bubola. «Gli ingressi, come da protocollo antiCovid, saranno purtroppo limitati alla metà della normale capienza ed è indispensabile la prenotazione», fanno sapere da Brenzone.

«Il Gomalan Brass Quintet è un gruppo d’ottoni eclettico e dinamico», ha spiegato la professoressa Devoti, «costituito da cinque artisti, già prime parti in importanti orchestre italiane. Grazie alla combinazione tra abilità esecutiva e coinvolgimento teatrale i Gomalan Brass offriranno, il 9 dalle 21 uno spettacolo che ha conquistato pubblico e critica di tutto il mondo».

Per quanto riguarda la serata clou, «il 10 sarà la volta di Massimo Bubola poeta, musicista, scrittore. Bubola», ha detto la Devoti, «ha all’attivo venti album che tracciano un percorso unico nella musica d'autore italiana. Non a caso è al sodalizio con Bubola che si devono i due album di Fabrizio De André “Rimini” e “L’Indiano”, che portarono il cantautore genovese al successo. Bubola ha poi proseguito a sviluppare il suo percorso personale, che lo ha portato alla creazione di canzoni notissime come “Fiume Sand Creek”, “Don Raffaè” e “Il cielo d'Irlanda”, portato al successo da Fiorella Mannoia.

Il suo spettacolo si snoda tra brani scritti nell’arco di quarant’anni e altri momenti di intensa musicalità e poesia. In molti», ha concluso la Devoti, «ci hanno chiesto il motivo di tanta caparbietà nel volere questa edizione nonostante le restrizioni e le conseguenze che comportano anche a livello economico, visto che a Campo tutto è più complicato dal punto di vista organizzativo.

La risposta è semplice: crediamo in questo progetto che, da oltre un quarto di secolo, porta due serate di grande qualità musicale in un luogo unico. Così Brenzone si fa conoscere e si qualifica e pensiamo che, resistendo anche in questi frangenti, si possa dare la continuità indispensabile a un festival molto apprezzato». Al borgo si sale solo a piedi con una mezz’ora di cammino partendo dal centro di Brenzone. A Campo ci sarà un punto ristoro e l’ingresso ai concerti costa 15 euro o 20 per entrambe le serate. La prenotazione è obbligatoria e si fa allo Iat di Brenzone: 0457420076 o via mail all’indirizzo info@brenzone.it.•.

Gerardo Musuraca

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