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West Nile, stato di allerta dopo il decesso nel Vicentino

La zanzara, vettore del virus
La zanzara, vettore del virus
La zanzara, vettore del virus
La zanzara, vettore del virus

West Nile: una zanzara infetta nel Veronese, due casi ed un decesso nel Vicentino. La guerra contro la zanzara che trasmette il virus, e che quest’estate ha fatto registrare una importante tregua dovuta in buona parte ai trattamenti portati avanti da Comuni e cittadini, non si ferma e l’attenzione torna alta soprattutto nelle aree della provincia più vicine al confine con la provincia berica: «Proprio a partire dalla comunicazione con la quale l’Ulss 9 Scaligera recentemente ha informato i comuni veronesi della positività entomologica per il virus West Nile in zanzare catturate in una centralina del Veronese il 25 luglio, abbiamo ritenuto necessario riaccendere i fari sul problema per fare prevenzione», dice Adriano Pimazzoni, assessore all’ecologia e alla tutela dell’ambiente, «ribadendo quanto previsto con un’ordinanza di giugno con la quale il Comune di San Bonifacio ha attivato una campagna di prevenzione su tutto il territorio comunale per contrastare l’infestazione della zanzara tigre “Aedes albopictus” e della zanzara comune “Culex pipiens”». Il calendario dei trattamenti antilarvali ed adulticidi, con il quale la guerra alla zanzara è partita ad aprile, risulta rispettato: per agosto (e si replicherà anche a settembre) erano previste tre giornate antilarvali ed una adulticida a ridosso del ferragosto, giorno in cui nel Vicentino è stato registrato il decesso di un ottantasettenne. Uno è saltato per la pioggia ma sarà recuperato la prossima settimana. Si tratta della prima vittima in Veneto per questa stagione che conta un caso di contagio nel Padovano ed altri due nel Vicentino. «Gli interventi sulle aree pubbliche proseguono e se si dovesse manifestare la necessità saranno incrementati. Aver richiamato l’attenzione sul problema», considera Pimazzoni, «si è dimostrato efficace perché numerosi amministratori di condominio si sono rivolti all’ufficio ecologia del Comune per acquistare i trattamenti da fare sulle aree private. Grazie a una convenzione con la ditta che si occupa dei trattamenti sulle aree pubbliche per conto del Comune, per i cittadini sono disponibili i kit a prezzo calmierato. Il fatto che il problema sia sotto controllo è diretta conseguenza dell’attivazione puntuale ma le campagne possono essere efficaci solo se capillari, per questo è indispensabile la collaborazione dei cittadini». Una collaborazione che deve andare anche in direzione della manutenzione del verde: «Vegetazione spontanea e abbandonata vuol dire habitat ideale per animali e insetti di ogni tipo: stiamo lavorando come matti per tenere in ordine gli spazi pubblici», spiega Pimazzoni, «ma, anche in questo caso, gli interventi sono efficaci parzialmente se anche sulle proprietà private non si procede nella stessa direzione». •

P.D.C.

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