Vlasoskaia, Conti e Todeschini: parte la sfida

Mai come quest’anno i candidati zeviani hanno trovato spazio nelle liste per le regionali di domenica 20 e lunedì 21 settembre. Ai blocchi di partenza ci sono infatti Paola Conti (Fratelli d’Italia), Alberto Todeschini (Lega) e Viktoria Vlasoskaia (Movimento 5 stelle). PAOLA CONTI. Attualmente Conti, insegnante di scuola elementare, ricopre l’incarico di assessore ad istruzione, cultura, lavori pubblici, ecologia e patrimonio nell’amministrazione guidata dal sindaco Diego Ruzza. Classe 1963, l’esordio amministrativo di Conti è avvenuto con i colori di Alleanza Nazionale nel 2007, con l’allora primo cittadino di Zevio Paolo Lorenzoni. Il passaggio con Fratelli d’Italia è storia recente. Perché votarla? «Spero di essere persona affidabile: il mio impegno sia nella professione sia in politica è sempre al massimo per conseguire gli obiettivi prefissati», risponde Conti. ALBERTO TODESCHINI. Alberto Todeschini ha 31 anni e da 11 è iscritto alla Lega. Fa l’autista di pullman in una scuola paritaria e lavora nell’azienda agricola di famiglia. È stato eletto nella maggioranza zeviana nel 2017. È consigliere delegato a Protezione civile e associazionismo. È coordinatore provinciale dei Giovani veronesi della Lega e vice coordinatore regionale dell’omonimo gruppo. Inoltre è membro del direttivo provinciale del suo partito. Todeschini tira in ballo le statistiche che in Veneto danno la Lega intorno al 70 per centro per motivare perché preferirlo alle urne: «Molto probabilmente alle regionali il Carroccio risulterà primo partito, quindi l’opportunità per eleggere dei veronesi a Venezia sono concrete. Sarò tra questi, mi preoccuperò di portare in laguna idee fresche di seguire eventi come le Olimpiadi in Veneto e ovviamente sostenere il programma del governatore Zaia». VIKTORIA VLASOSKAIA. Ha 66 anni, origini ucraine, ingegnere termo energetico in Italia da 24 anni, coniugata con uno zeviano, è stata tra i fondatori del gruppo dei Cinque stelle di Zevio. Attualmente Vlasoskaia è componente della commissione comunale di controllo sulla discarica di Ca’ Bianca, opera come traduttrice al tribunale di Verona e insegna il russo. La candidata si appella al voto di quanti desiderano un’inversione di tendenza nelle politiche ambientali. Critica «l’eccessiva cementificazione e la gestione piuttosto squilibrata dell’ambiente, con frane e inondazioni ogni qualvolta il meteo supera la normalità». La candidata sottolinea poi «la necessità dell’introduzione in agricoltura della canapa sativa, coltivata sopratutto per uso tessile, edile e nella produzione della carta. Si tratta, insomma, di una pianta rustica per diversificare i raccolti e contenere l’invasione della plastica». Un tocco di verde tra i candidati zeviani. •