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Colognola ai Colli

Villa a fuoco, mistero sulle cause. Sessantenne resta senza casa

Esclusa l'ipotesi dolosa, ma non è ancora chiara l'origine del rogo
La casa è stata dichiarata inagibile e ora il proprietario si dovrà trovare un’altra sistemazione FOTOPECORA
La casa è stata dichiarata inagibile e ora il proprietario si dovrà trovare un’altra sistemazione FOTOPECORA
La casa è stata dichiarata inagibile e ora il proprietario si dovrà trovare un’altra sistemazione FOTOPECORA
La casa è stata dichiarata inagibile e ora il proprietario si dovrà trovare un’altra sistemazione FOTOPECORA

«Sono uscito da casa, ho sentito un odore insopportabile e poi ho visto una colonna di fumo che partiva dal piano terra e arrivava fino al tetto». Al telefono, Rolando Boschieri, sulla sessantina, parla a ruota libera della brutta esperienza vissuta a partire da venerdì verso le 23. A quell’ora la sua casa di via Colli Euganei a Colognola ai Colli è stata interessata da un incendio di proporzioni tali che ora non può più rientrare nella sua abitazione. I tecnici l’hanno dichiarata inagibile a causa dei danni provocati da fiamme e fumo.

 

Sul posto, sono arrivati i vigili del fuoco dal vicino distaccamento di Caldiero e poi da Verona. I pompieri hanno avuto il loro bel daffare l’altra notte: sono rimasti fino alle tre di notte prima di aver ragione delle fiamme e di eventuali focolai che avrebbero potuto riaccendere il fuoco. Fino a ieri, non si conosceva l’origine delle fiamme ma i carabinieri di San Bonifacio intervenuti sul posto con il Radiomobile oltre che con i colleghi di Zevio e Colognola hanno già «classificato» il rogo come quelli provocati da cause accidentali, escludendo per ora l’ipotesi dolosa.

 

«L’incendio è partito dal vano caldaia», spiega ancora Boschieri, «che avevo spento con l’arrivo del primo caldo. Tra carabinieri e vigili del fuoco, nessuno mi ha detto fino ad ora le cause del rogo, servono altri accertamenti». Ieri mattina i pompieri hanno svolto un altro sopralluogo nella villetta di Colognola proprio per venire a capo dell’origine delle fiamme. Boschieri vive da solo in quella casa dopo che sono scomparsi i suoi genitori.

 

Il proprietario della casa a due piani di via Colli Euganei tende ad escludere l’ipotesi dolosa: «Non ho nemici e non ho la minima idea su chi, eventualmente, possa essere stato ad appiccare le fiamme». Due notti fa, la disavventura del colognolese è stata contrassegnata anche da una serie di continui scoppi. «Sembravano cannonate», continua Boschieri, «ma le bombole non c’entrano. Si tratta di piccole esplosioni di un paio di confezioni di spray di cosmetici che avevo in bagno». Il lavoro dei Vigili del fuoco non è stato semplice: «Li ho avvertiti io e sono arrivati nel giro di pochissimi minuti dal distaccamento di Caldiero. Mi hanno detto che se avessi dovuto attendere l’arrivo dei colleghi da Verona, adesso sarei senza una casa. La mia abitazione è piena di materiale ed oggetti a partire dai giornali in quanto sono un appassionato lettore de L’Arena oltre che di libri».

 

Proprio la consistente presenza di questo materiale tra i quali anche detersivi ha ostacolato il lavoro dei pompieri, costretti a rompere il vetro di una finestra per entrare in casa. Per il momento i danni non sono quantificabili: «I vigili del fuoco mi hanno vietato di tornare nella mia abitazione e, quindi, non so ancora gli effetti del rogo su mobili, suppellettili e, soprattutto, sulla struttura stessa della casa. Mi hanno solo detto che a causa del calore, si sono staccate anche le mattonelle del bagno e ci sono i muri anneriti dalla fuliggine».

 

Ora per Boschieri si apre un futuro con parecchie incognite: «Dove vado a dormire? Sto cercando una camera in un bed end breakfast fino a quando non potrò tornare nella mia casa». Ma l’interrogativo più inquietante riguarda la sistemazione della sua abitazione: «Non so ancora quando ci rientrerò:», dice, «dovrò far controllare l’impianto idraulico oltre che quello elettrico per verificare che il surriscaldamento provocato dall’incendio, non abbia causato danni a cavi e contatori elettrici».

 

Poi dovrà attendere il via libera di pompieri e dei tecnici del Comune: «È un periodo sfortunato per me», conclude Boschieri, «un paio di mesi fa, sono venuti i ladri qui nella mia villetta e anche se non hanno rubato niente, hanno rotto il portoncino, provocando seri danni. Qualche giorno prima, hanno prelevato i soldi incassati per il mio lavoro nell’agenzia di assicurazione, spaccando il finestrino dell’auto». •.

Giampaolo Chavan

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