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Vigili salvano moglie maltrattata

Una foto simbolica di una donna che subisce violenze
Una foto simbolica di una donna che subisce violenze
Una foto simbolica di una donna che subisce violenze
Una foto simbolica di una donna che subisce violenze

Una donna, stanca di subire violenze e soprusi, ha denunciato il proprio marito e adesso è sotto tutela, ma salva. Dopo anni di maltrattamenti, per una donna residente nell’Est veronese, grazie all’intervento della polizia locale dell’Unione di Comuni Verona Est, guidata in questo momento dal vice comandante Fabio Perella, è stata scritta la parola fine ad una lunga scia di abusi. La moglie Adele (nome di fantasia) di nazionalità straniera, ha trovato il coraggio di presentarsi al comando dell’Unione dei Comuni Verona Est a Caldiero, per denunciare anni ed anni di maltrattamenti fisici e verbali. Una volta ascoltata la donna, messa a proprio agio dagli operatori del corpo di polizia, è stata richiesta subito la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare del convivente, ai sensi dell’articolo 282 bis del codice di procedura penale. La Procura della Repubblica di Verona si è attivata tempestivamente per emanare la misura cautelare di allontanamento e di divieto di avvicinamento a meno di 500 metri a carico dell’uomo, misura che è stata eseguita direttamente dagli agenti di polizia dell’unione i quali hanno allontanato dalla casa familiare l’individuo violento, azione condotta in stretta collaborazione con i servizi sociali dell’unione Verona Est, diretti dall’assistente sociale dottoressa Stefania Signoretto. La quale, con le sue collaboratrici, sta seguendo altre situazioni simili. Nel caso specifico si sono prese in carico le parti offese, ossia la madre e i minori della coppia. «Si tratta di situazioni delicate a cui non possiamo che porre la massima attenzione», dichiara il vice comandante Fabio Perella, «e con i miei collaboratori cerco di monitorare qualsiasi situazione di allerta sul territorio dell’unione, soprattutto dopo che, con l’arrivo della pandemia, alcune situazioni familiari sono degenerate». A conferma di quanto detto, l’assistente sociale Stefania Signoretto evidenzia come la pandemia, ma soprattutto il post pandemia, «abbiano fatto emergere nei nostri territori numerose situazioni di criticità, spesso non conosciute, provocate da difficoltà economiche, ma non solo. Sono insorte infatti anche situazioni di abusi domestici, dettati da lunghi periodi di tensione economica e sociale, vissuti giorno per giorno, ora per ora, all’interno della spesso forzata e prolungata coesistenza entro i limiti domestici», evidenzia. Il corpo di polizia locale assieme ai servizi sociali dell’Unione, in queste situazioni di anomalia sociale ed economica, hanno saputo adoperarsi attraverso i numerosi ed anche nuovi, strumenti messi a disposizione e condivisi con altre realtà, di volontariato o istituzionali che, a diverso livello, operano nei medesimi ambiti per gestire e soddisfare al meglio i bisogni di chi si trova in difficoltà. Strumenti di pura e semplice economia, quanto piuttosto di umanità e supporto psicologico, forniti dal personale e i collaboratori che nell’ambito dei servizi offerti dall’Unione si sono e si stanno prodigando per alleviare i momenti di difficoltà che possono aver colpito l’aspetto economico e sociale di ciascun individuo e di numerosi nuclei familiari. A riguardo anche l’assessore alla sicurezza e polizia dell’unione, Alessio Albertini, sindaco del Comune di Belfiore aggiunge: «C’è una precisa volontà politica del Consiglio dell’Unione Verona Est di rafforzare la presenza della polizia locale nel territorio dei cinque Comuni di Belfiore, Illasi, Colognola, Caldiero e Mezzane. Una presenza che serve a garantire più sicurezza ai cittadini, sia in strada, sia nella sfera domestica». «Va riconosciuto il merito al comando di polizia locale e ai servizi sociali dell’unione», rimarca Albertini, «di aver saputo accogliere e proteggere una persona in difficoltà e ad assicurarle un futuro più sereno e più sicuro. Sono questi i gesti che contribuiscono a rafforzare il senso di comunità e la fiducia nelle istituzioni».•.

Zeno Martini

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