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Vigili del fuoco, 12 mesi di super lavoro

L’incendio del 18 settembre 2018 alla Felix di San Martino Buon Albergo, dove intervennero anche i vigili del fuoco di Caldiero
L’incendio del 18 settembre 2018 alla Felix di San Martino Buon Albergo, dove intervennero anche i vigili del fuoco di Caldiero
L’incendio del 18 settembre 2018 alla Felix di San Martino Buon Albergo, dove intervennero anche i vigili del fuoco di Caldiero
L’incendio del 18 settembre 2018 alla Felix di San Martino Buon Albergo, dove intervennero anche i vigili del fuoco di Caldiero

I 28 vigili del fuoco che operano nel distaccamento dell’Est veronese, che si trova nella zona industriale di Caldierino, hanno spento la prima candelina sulla torta di compleanno della caserma, aperta il 18 settembre di un anno fa. In 12 mesi hanno svolto ben 700 interventi, che significa quasi due al giorno di media. Dato che conferma l’importanza e la necessità di avere un distaccamento nell’Est veronese, così questo servizio pubblico è riuscito a ridurre di molto i tempi di intervento, da un anno sempre tempestivi. I pompieri di Caldiero hanno avuto il battesimo del fuoco (è il caso di dirlo), con l’incendio della concessionaria Felix a San Martino Buon Albergo il 18 settembre del 2018, il giorno stesso dell’inaugurazione, e hanno celebrato il primo compleanno durante l’intervento alle cantine, autorimesse e scantinati allagati dalla perturbazione di mercoledì scorso nelle frazioni di Brognoligo e Costalunga, a Monteforte. Le 28 unità, molte delle quali assunte di recente e di giovane età, sono operative 24 ore su 24, divise in quattro turni di lavoro. L’iniziativa di portare un distaccamento del comando provinciale dei vigili del fuoco di Verona nell’Est veronese è partita dalla sindaca di Cazzano di Tramigna, Maria Luisa Guadin, due anni fa. CON L’ACCORDO di tutti i sindaci dei Comuni dell’Est veronese, che si sono coordinati grazie a Guadin, si è trovata una soluzione immediata e dopo sette mesi la caserma di Caldierino era pronta per essere inaugurata. Si trova in una struttura in affitto (il canone di locazione viene ripartito tra tutti i Comuni dell’Est veronese). «Devo ringraziare ancora gli uffici comunali di Caldiero, che in un tempo rapidissimo hanno predisposto tutto l’iter per arrivare a individuare la struttura, adeguarla e giungere rapidamente a questo risultato, idoneo alle esigenze di una vasta comunità di residenti e che nemmeno il comando provinciale dei vigili del fuoco credeva realizzabile in partenza», ricorda il sindaco di Caldiero, Marcello Lovato. «Le possibilità valutate con il comandante provinciale dei vigili del fuoco di allora, erano che il distaccamento trovasse collocazione lungo la strada regionale 11, tra San Martino Buon Albergo, Soave e Caldiero». «San Bonifacio venne esclusa, per essere troppo vicina alla stazione dei pompieri di Lonigo», spiega Lovato, «e così la proposta dell’ex casello di Soave-San Bonifacio cadde. Noi abbiamo messo a disposizione un’area comunale sulla quale costruire la futura caserma e nel frattempo abbiamo trovato questa ottima soluzione provvisoria: per questo venne scelto Caldiero». «Vi fu inoltre la favorevole coincidenza, della disponibilità da parte del ministero dell’Interno di assumere nuovo personale che avrebbe dovuto prendere servizio nel comando provinciale di Verona», aggiunge Lovato, «il che portò a potenziare l’organico destinato al distaccamento dell’Est veronese». LA SOLUZIONE attuale è ancora temporanea e i sindaci sperano di arrivare a costruire una caserma ad hoc, nell'area messa a disposizione del Comune di Caldiero, vicina all'attuale distaccamento. «Faremo più pressione, come Comuni, affinché il ministero dell'Interno sostenga sia la spesa per il canone d'affitto dell'attuale caserma, sia il costo di progettazione e di costruzione della nuova caserma», assicura il sindaco di Caldiero. «Rimane singolare il fatto che il ministero dell'Interno abbia acconsentito ad aprire il distaccamento e non partecipi alle spese d'affitto della struttura, sostenuta integralmente dai Comuni. Un unicum in Italia», conclude sarcastico Lovato, «ma di ciò va dato pieno merito alle amministrazioni comunali, che hanno saputo interpretare e farsi portavoce delle necessità di un territorio, dando una risposta certa e puntuale». •

Zeno Martini

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