Venne assunta a tempo determinato, è rimasta in servizio per 44 anni

Quarantaquattro anni in Comune, 42 di servizio, mettendo in fila nove sindaci, sei segretari comunali e ben quattro commissari prefettizi: sono i numeri con i quali Maria Teresa Zago si è congedata dal Comune di San Bonifacio. La cornice del suo addio al lavoro per godersi ora la pensione è stata l'ultima seduta di Consiglio comunale, ultimo giorno di lavoro della signora lupatotina che venne assunta a tempo determinato, come dattilografa occasionale, nel 1976. La signora Zago, che nel 1980 iniziò a prestare servizio tutto l'anno e dodici mesi più tardi venne assunta a tempo indeterminato, per le amministrazioni comunali ha rappresentato sempre un punto di riferimento irrinunciabile. Basta solo citare un argomento per sentirsi dire quale amministrazione adottò a riguardo un atto e che tipo di atto fosse. Per quattro decenni tutto ciò che ha avuto a che fare con l'attività del Consiglio comunale si è svolto sotto la sua regia tecnica e lei è passata dalla verbalizzazione a mano alla sovrintendenza delle operazioni di sbobinamento, preludio alla formalizzazione di alcuni atti, che si svolgono abitualmente da quando le sedute vengono registrate. L'ultima seduta consigliare è stato l'appuntamento che è stato scelto dall'amministrazione del sindaco Giampaolo Provoli per salutarla e ringraziarla con la consegna di un omaggio floreale ma anche della medaglia del Comune di San Bonifacio. Al suo fianco Marta Temellin, attuale presidente del Consiglio comunale, assieme ad Emanuele Ferrarese (capogruppo di minoranza) che in passato ha ricoperto lo stesso incarico: «Ringrazio per il servizio svolto in tutti questi anni, per l'attenzione nel preparare i Consigli comunali, per l'efficienza sempre dimostrata ma soprattutto per la grande disponibilità», ha detto Temellin aggiungendo di ritenere Zago «una risorsa fondamentale di questo Comune». Una sorpresa, però, l'aveva preparata anche lei che ha voluto salutare ogni componente del Consiglio comunale in carica con il dono di una confezione di coloratissimi confetti di congedo.