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SECONDA EDIZIONE. Si svolgerà a Vestenanova mettendo in mostra prodotti del territorio

Val d’Alpone e
Val Tramigna,
alla fiera si unisce
San Bonifacio

I partecipanti alla prima riunione svoltasi a Vestenanova
I partecipanti alla prima riunione svoltasi a Vestenanova
I partecipanti alla prima riunione svoltasi a Vestenanova
I partecipanti alla prima riunione svoltasi a Vestenanova

L'unione fa la forza anche nel mondo agricolo e così salgono a otto quest'anno i comuni della «2ª Fiera dei prodotti agricoli della Val d'Alpone e Val Tramigna» itinerante di anno in anno, i cui delegati si sono riuniti nella sala consiliare del municipio di Vestenanova per confermare che si farà, nonostante le incertezze dopo il lungo lockdown, supportati dalla tenacia e dalla consapevolezza di quanto sia importante unire le forze per portare in un'unica grande vetrina i prodotti d'eccellenza del territorio.Il sindaco Stefano Presa nel fare gli onori di casa insieme a Marco Roncari, assessore all'agricoltura, ha dato il benvenuto nella terra dei fossili che il 22 e il 23 agosto sarà sede di una fiera di grande importanza promozionale per il settore agricolo produttivo commerciale. «Sono molto contento», ha detto il sindaco, «che la seconda edizione di questa Fiera, dopo Monteforte, si tenga nel nostro comune, nonostante cada proprio nell'anno del Covid, e ringrazio le associazioni Pro loco e gruppo alpini già in campo per l'organizzazione».Saranno esposti prodotti tipici delle valli d'Alpone e di Tramigna come patate, miele, frutta, vino, olio, formaggi, salumi... e anche macchine agricole di oltre 60 aziende di otto comuni, uno in più rispetto all'edizione 2019 essendosi unito anche San Bonifacio a Vestenanova, San Giovanni Ilarione, Montecchia di Crosara, Roncà, Monteforte d'Alpone, Soave e Cazzano di Tramigna, comune quest'ultimo che sarà protagonista dell'edizione 2021.

ORIANO BERTUZZI, consigliere comunale di Monteforte, paese pioniere del progetto, nell'illustrare la cronistoria del progetto «Fiera agricola» nato dieci anni fa, ha esternato l'entusiasmo che anima l'organizzazione, visti i consensi che già sta riscuotendo e «pensate», ha sottolineato, «alle difficoltà che si incontrano nel mettere insieme e organizzare un evento con otto Comuni». Ha poi aggiunto: «Ed è un grande piacere che quest'anno anche San Bonifacio sia dei nostri; ora siamo una forza e tutti ben sintonizzati su ciò che vogliamo fare. Siamo orgogliosi di portare avanti un evento di questo portata, quando altri sono saltati, e abbiamo la grossa responsabilità di non sbagliare».La Fiera degli otto comuni è molto apprezzata anche nelle sedi istituzionali: «Regione e Provincia ci hanno dato il patrocinio e Venezia anche un contributo», ha comunicato l'assessore Roncari. Quello che si è tenuto a Vestenanova è stato un primo incontro, anche con rappresentanti della Coldiretti, per mettere a punto gli aspetti logistici dell'evento e consentire pratici confronti sulla base di dati già certi e riportati nel dépliant esplicativo distribuito ai delegati per i rispettivi comuni. A Vestenanova saranno i volontari della Pro loco e del gruppo alpini a gestire la Fiera e prioritari saranno i paletti che il piano sicurezza (attualmente in stesura da parte di un tecnico) detterà sia per la sistemazione dei gazebo espositivi in piazza Pieropan che dei mezzi agricoli (anche d'epoca) nel piazzale dei Monumenti; fondamentale sarà poi organizzare il flusso dei visitatori che dovranno seguire un circuito con entrata e uscita.La due giorni di fiera aprirà con un importante convegno, in due sessioni, con illustri relatori e interventi condotti da Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio Tutela Vini Soave.

MARIELLA GUGOLE

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