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Unesco, la Val d’Alpone a Venezia

Un bellissimo reperto ritrovato in località Castello di Roncà
Un bellissimo reperto ritrovato in località Castello di Roncà
Un bellissimo reperto ritrovato in località Castello di Roncà
Un bellissimo reperto ritrovato in località Castello di Roncà

La candidatura Unesco della Val d’Alpone approda in Regione: la sala Cuoi di Palazzo Ferro-Fini a Venezia, sede del Consiglio regionale del Veneto, ospiterà venerdì 24 la prima delle due giornate dedicate a «Candidatura Unesco della Val d’Alpone, tra ricerca scientifica e piano di gestione». La due giorni di discussione, che da qualche anno si propone di fare il punto sugli studi paleonotologici dei reperti ritrovati nelle campagne di scavo, ed incrocia l’iter che entro fine 2020 dovrebbe portare all’iscrizione della Val d’Alpone nella lista d’attesa dell’Unesco, farà tappa anche a Roncà. In entrambi i casi, la partecipazione alle giornate del convegno (il cui programma è sul sito www.valdalponeheritage.it e si trova anche la scheda di iscrizione) darà ai partecipanti la possibilità di visitare gratuitamente il museo di Storia naturale di Venezia «Giancarlo Ligabue» venerdì e, sabato, il museo paleontologico di Roncà, il museo dei fossili di Bolca ed il museo «Padre Aurelio Menin» di Chiampo. «Dopo la delibera con la quale la Regione ha formalizzato il proprio sostegno alla candidatura, accompagnandola anche con alcuni contributi, il progetto di diventare un sito Unesco diventa a tutti gli effetti un progetto regionale», considera Giamberto Bochese, presidente dell’associazione temporanea di scopo che sta portando avanti l’iter. Bochese aggiunge: «Credo che essere ospitati a Palazzo Ferro-Fini conferisca al progetto il giusto peso istituzionale e, per questa ragione, sarebbe davvero magnifico se, dopo il Comune di Verona, nell’Ats vi entrasse anche la Regione Veneto». L’Ats «Val d’Alpone-Faune, flore e rocce del Cenozoico» da quasi tre anni sta lavorando con 19 partner, tra Comuni, associazioni, l’Università di Verona, associazioni, tanto per citarne alcuni, a valorizzare il sito. La mattinata veneziana di venerdì, che si aprirà alle 9, sarà marcatamente istituzionale con l’intervento di Roberto Ciambetti (presidente del Consiglio regionale del Veneto), dell’ex consigliere regionale Gustavo Franchetto (il motore della legge regionale del 2006 per la valorizzazione dei siti paleontologici di Bolca), di Diego Lonardoni (per il Parco naturale regionale della Lessinia). Bochese e Fabio Saggioro (università di Verona) faranno il punto sullo stato dei lavori della candidatura mentre Silvana Bianchi (ex docente) e Domenico Zugliani (ufficio Unesco del Comune di Verona) proporranno una anticipazione del piano di gestione del sito Unesco, il documento che sarà presentato entro fine anno. Ci sarà spazio anche per parlare della ripresa degli scavi in Pesciara e sul Monte Postale con Roberto Zorzin (conservatore al museo di Storia naturale di Verona) che poi, con Alexander F. Bannikov (ricercatore all’Accademia delle scienze di Mosca) proporranno una riflessione sul patrimonio paleontologico della Val d’Alpone. In tarda mattinata, infine, Guido Roghi (docente al Cnr di Padova) e Cesare Andrea Papazzoni (università di Modena e Reggio Emilia) si occuperanno degli studi in corso e degli sviluppi futuri delle ricerche scientifiche in Val d’Alpone. •

Paola Dalli Cani

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