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Una parte va ai centri estivi «Ma ci eravamo già mossi»

Al Comune di San Martino Buon Albergo sono diretti 243.160 euro, prima rata del Decreto Rilancio del Governo, pari al 30 per cento di quanto sarà versato in totale: «È un segnale importante che lo Stato si è mosso ed è un riscontro positivo», esordisce il sindaco Franco De Santi, «ma è da settimane che ci siamo mossi in questa direzione conviti che “chi fa per sé fa per tre”. Si parlava di questi fondi e la lettera ci era stata recapitata già da alcuni giorni, però i nostri concittadini hanno preso atto che non abbiamo aspettato i soldi del Governo per intervenire e abbiamo sempre sostenuto che saremmo stati al loro fianco con le nostre risorse. Quello che ci dovesse arrivare dallo Stato sarà impegnato per gli stessi obiettivi di sostegno alle famiglie e rilancio dell’economia», sottolinea De Santi. Dunque i soldi del Governo hanno già una destinazione? «Ci permettono di integrare i costi aggiuntivi determinati dall’apertura dei centri estivi organizzati dalle associazioni e dalle scuole paritarie che hanno già 300 piccoli iscritti. Abbiamo già calcolato che circa 120mila euro serviranno per questo». Ci sarà poi da pensare all’integrazione dei servizi per la ripresa della scuola: «Ora uno scuolabus trasporta una trentina di alunni. Con le nuove regole non saranno probabilmente più di una quindicina a viaggio. Non possiamo pensare che siano le famiglie ad addossarsi questa spesa imprevista, per cui ci penserà il Comune sia ai costi superiori per il trasporto sia all’adeguamento delle strutture scolastiche sulla base di direttive che ancora non conosciamo. Dovremmo aggiungere anche i costi di sanificazione quotidiani di parchi e palestre e i costi determinati dallo smart working per i dipendenti comunali. Una parte la terremo di riserva, perché sappiamo la situazione di oggi, ma non possiamo immaginare che cosa ci aspetti in autunno o la prossima primavera. L’onda lunga di questa pandemia porterà sicuramente altri problemi anche senza il ritorno del contagio e allora, da buoni amministratori, dobbiamo essere previdenti, perché la ripartenza sarà comunque difficile e più di qualcuno avrà ancora bisogno di una mano», prevede il sindaco. Ricordiamo che l’ammnistrazione ha sottoscritto un patto socaili con i porpri cittadini per 600mila euro: 300 mila per il settore sanitario-sociale a favore delle famiglie in difficoltà e 300mila per quello economico-produttivo per gli esercenti che sono stati costretti a chiudere o limitare la propria attività. È stata programmato una riduzione della tassa rifiuti (Tari) per le attività, ad esclusione di banche e supermercati, con diminuzione dal 30 al 50 per cento, con una stima di investimento di circa 180.000 euro. Si è poi intervenuti con una forte riduzione sulla Tosap (Tassa occupazione suolo pubblico), posticipando anche il pagamento Imu dalla scadenza del 16 giugno al 16 settembre, così come per l’imposta sulla pubblicità e previsto uno spostamento dei piani di rateizzazione già approvati. •

Vittorio Zambaldo

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