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Una panchina blu per tutti i figli contesi

La panchina blu installata in corso Venezia a difesa di tutti i figli contesi dai genitori separati DIENNEFOTO
La panchina blu installata in corso Venezia a difesa di tutti i figli contesi dai genitori separati DIENNEFOTO
La panchina blu installata in corso Venezia a difesa di tutti i figli contesi dai genitori separati DIENNEFOTO
La panchina blu installata in corso Venezia a difesa di tutti i figli contesi dai genitori separati DIENNEFOTO

Nella vita di un bambino i genitori stanno alla pari: il principio sancito dalla Carta dei diritti dei figli nelle coppie separate a San Bonifacio è diventato un richiamo sensibile e concreto. La panchina, che da venerdì sera lungo corso Venezia i sambonifacesi hanno trovato dipinta di blu, è infatti il simbolo della bigenitorialità come hanno spiegato, inaugurandola, Anna Giovannoni, presidente della Commissione pari opportunità del Comune, e l’assessore al Sociale Anna Maria Sterchele. Questo è il colore che è stato scelto per rimandare a comunicazione, lealtà, pacatezza ed idealismo, che nell’interesse dei piccoli dovrebbero costituire lo stile relazionale degli adulti che per loro sono le figure di riferimento, cioè i genitori. In questi tempi di bambini contesi - una su tutte la vicenda del piccolo Eitan che ha perso i genitori nella tragedia della funivia del Mottarone e che oggi è conteso tra i congiunti di linea paterna e quelli di parte materna - la Commissione pari opportunità ha pensato ad un richiamo che possa essere di monito per tutti. Attorno a questo stesso obiettivo si sono ritrovati così il Comune, l’Auser - Associazione per l’invecchiamento attivo, l’Associazione tutte le età attive per la solidarietà (Anteas), la Federazione italiana donne, arti, professioni, affari (Fidapa) ed il Rotary club Verona-Soave. La panchina blu si trova praticamente alle spalle della panchina rossa, che sull’altro lato di corso Venezia le stesse associazioni, su iniziativa della Fidapa, avevano invece posizionato nel 2018 in occasione della Giornata contro la violenza di genere a memoria delle tante vittime di femminicidio. Da allora, le panchine, distribuite sull’intero territorio comunale, sono diventate cinque e completano una rete di cui fa parte anche la sedia rossa (simboleggia il posto lasciato vuoto da una donna uccisa per mano di un uomo che in molti casi diceva di amarla), che da anni è stata collocata nell’atrio dell’ospedale Fracastoro di San Bonifacio, in sala Barbarani ma anche all’interno del polo liceale cittadino «Guarino Veronese». •.

Paola Dalli Cani

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