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Ma fenomeno in diminuzione

Trovato assiderato
in autogrill: il viaggio
di un clandestino

Il comandante della Polstrada Lacquaniti
Il comandante della Polstrada Lacquaniti
Il comandante della Polstrada Lacquaniti

È stato trovato l'altra notte dagli agenti della polizia stradale di Verona Sud semi-assiderato e disidratato, nell’area di servizio «Scaligera» di Soave, un senegalese che aveva viaggiato come clandestino all’interno di un camion proveniente dalla Croazia. Il camionista si è accorto dell'«ospite» durante una sosta e ha avvisato il 113. L'uomo è stato subito portato all'ospedale di Bussolengo dove ha passato la notte. Al mattino, rimesso in salute, è stato identificato dagli agenti della Stradale e poi portato all'ufficio immigrazione in questura dove ha fatto formale richiesta di asilo. 

 

 

Si tratta del secondo caso dall'inizio del 2017 di clandestini trovati dagli agenti o abbandonati da camionisti in transito nelle aree di servizio: a Capodanno, infatti, un afgano è stato soccorso mentre vagava in stato confusionale all'interno dell'autogrill  «Po», a Bagnolo San Vito, sull'A22 nel Mantovano. Una operazione cui sono abituati gli agenti della polizia stradale di Verona Sud che sulle due tratte autostradali svolgono controlli quotidiani e mirati. Lo scorso anno sono stati 23 i clandestini recuperati  a livello interregionale sull'intera tratta di competenza della Polstrada,  di cui  12 solo nella provincia scaligera, e 13 sono stati i camionisti denunciati per favoreggiamento alle autorità giudiziarie: in molti casi, infatti, gli autotrasportatori non sono solo consapevoli di avere persone irregolari a bordo, ma lucrano sul loro trasporto.

 

 

Il fenomeno, assicurano però dalla questura, è in forte di diminuzione. Girolamo Lacquaniti, comandante della polizia stradale, spiega infatti che «anche grazie alla capillarità dei controlli sulle autostrade italiane disposti dal servizio di polizia stradale di pubblica sicurezza, il fenomeno si è spostato sull'area dei Balcani». Di fatto, mentre negli anni 2000 il traffico di clandestini su ruota passava dalla Grecia sbarcando a Bari e  Ancona per poi risalire l'Italia in direzione Nord Europa, oggi la maggioranza dei trafficanti di clandestini preferisce passare per la Slovenia e l'Ungheria per raggiungere l'Austria e la Germania perché il rischio di essere «pizzicati» è minore e perché per molti il Paese da raggiungere è la Germania o l'Austria. I ritrovamenti di 10-20 clandestini stipati all'interno di un solo camion sulle autostrade italiane sono quindi, fortunatamente, ormai un «ricordo»: oggi sempre più spesso è il singolo disperato alla ricerca di una vita migliore a intruffolarsi sui mezzi in sosta ai porti greci con la speranza di raggiungere vivo l'Italia.

Giorgia Cozzolino

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