Un ordigno sganciato durante la seconda guerra mondiale e inesploso è stato ritrovato sabato da due amici quindicenni di Brenton di Roncà.
«Se ci penso, mi vengono i brividi: ho rischiato la vita io con il mio amico Giacomo e mio cugino Fabio», racconta Giovanni Roncolato, 15 anni.
La bomba, una granata Model 39, da sabato sera è chiusa in una scatola da scarpe, custodita nel garage di casa, in via Roncolati, in attesa degli artificieri.
«Se nessuno la tocca, non succede nulla: così mi hanno detto i carabinieri dopo aver parlato con gli artificieri», spiega Giovanni, «ma sapere che cos’è non mi fa star tranquillo. A quest’ora potevo essere morto».
La bomba è completamente arrugginita, e dunque fragilissima, come una pistola carica. L'hanno vista su un arbusto: con un bastoncino l'hanno fatao cadere a terra e poi l’hanno recuperata, rigirandosela tra le mani. «Ho sospettato che fosse una bomba», confida il giovane, «ma l’ho escluso perché l’idea di bomba che ho è di quella ad ananas. Questa sembrava più un boccetta da liquore».
La scoperta a casa, grazie a internet e a un conoscente. Scossi quanto lui sono anche i suoi genitori, Giulia e Stefano: «Speriamo che la storia di Giovanni serva a tutti, per questo gli abbiamo permesso di raccontarla. L’incoscienza porta a correre rischi terribili. Fargli ammettere che il suo comportamento è stato incosciente potrebbe servire ad evitare che altri possano farsi seriamente male»