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I danni del maltempo

Tromba d'aria e tornado dell'agosto 2020, primi ristori alle famiglie danneggiate

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Danni della tromba d'aria dell'agosto 2020 a Montecchia di Crosara
Danni della tromba d'aria dell'agosto 2020 a Montecchia di Crosara
Danni della tromba d'aria dell'agosto 2020 a Montecchia di Crosara
Danni della tromba d'aria dell'agosto 2020 a Montecchia di Crosara

Primi contributi alle famiglie danneggiate dalla tromba d'aria del 24 agosto 2020 e dal tornado nell'est veronese cinque giorni più tardi: nelle casse dei Comuni stanno per arrivare i ristori che gli stessi, in venti giorni dal trasferimento dei fondi, dovranno poi distribuire ai nuclei familiari che ne hanno diritto. La notizia, arriva da Alessandra Sponda, consigliere regionale del Gruppo Zaia presidente che esprime «viva soddisfazione e compiacimento per l'erogazione in corso di 1.955.036 euro deliberati con l’ordinanza del 4 aprile 2022 del Commissario delegato per gli eventi metereologici del mese di agosto 2020 nei territori delle Province di Belluno, Padova Verona e Vicenza».

 

Tromba d’aria e tornado

Le emergenze a cui si fa riferimento fu la tromba d'aria su Verona e parte del veronese il 24 agosto e il tornado di Montecchia di Crosara e altri paesi della provincia cinque giorni più tardi: stando alla contabilità inoltrata dai paesi coinvolti, nove in provincia e poi Verona città, l'ammontare complessivo delle risorse che saranno a breve erogate nelle tesorerie dei Comuni e da qui ai cittadini è di 1.080.524 euro. Si tratta del cosiddetto primo sostegno relativo alle spese di riparazione, ripristino e ricostruzione di immobili di edilizia abitativa danneggiati dal maltempo: questa prima tranche riconosce contributi di massimo 5 mila euro.

La fetta più consistente arriva a Verona città, 480.309 euro relativi a 184 famiglie e subito dopo c'è Montecchia dove 67 cittadini si vedranno ristorare complessivamente 256.117 euro.

 

Chi riceverà il denaro

L'elenco dei paesi destinatari delle misure di sostegno comprende anche Colognola ai Colli (33 pratiche per 114.891 euro), Trevenzuolo (17 situazioni per 73.515 euro), Soave (11 posizioni per 37.065 euro), Roncà (9 famiglie beneficiarie per 37.064), Caldiero (17 pratiche per 33.005 euro), Pescantina (12 destinatari per 26.117 euro), San Pietro In Cariano (12 famiglie per 19.757 euro) e Bussolengo con un'unica pratica di 2.680 euro.

Il governatore del Veneto Luca Zaia riunì i due eventi metereologici in un unico stato di crisi che venne riconosciuto già a settembre di due anni fa dal Consiglio dei ministri stanziando risorse del Fondo delle emergenze nazionali. Resta «al palo», al momento, tutto il capitolo relativo ai danni alle attività produttive, oggetto di una diversa ordinanza. L'unica novità di questi mesi è stata la quarta richiesta di documentazione e la sospensione delle istanze, ad aprile, per le verifiche sul rispetto degli aiuti di Stato in regine «de minimis».

 

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Paola Dalli Cani

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