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Un 40enne residente a Caldiero

Da tre anni guidava l'auto con una patente internazionale fasulla

Pattuglia della Polizia locale dell’Unione Verona Est
Pattuglia della Polizia locale dell’Unione Verona Est
Pattuglia della Polizia locale dell’Unione Verona Est
Pattuglia della Polizia locale dell’Unione Verona Est

Guidava l’auto, da almeno tre anni, nell’Est veronese con un permesso internazionale di guida falso. Il reato è stato scoperto della Polizia locale dell’Unione Comuni Verona Est e ora sull’uomo, di origine pakistana, pendono tre capi di imputazione per reati di carattere penale.

 

Si tratta di M.S., 40 anni, residente in centro a Caldiero, in Italia dal 2018. Il quarantenne è stato fermato nei giorni scorsi dagli agenti della Polizia locale dell’Unione durante un normale controllo. Il conducente ha esibito ai vigili un permesso internazionale di guida, rilasciato dallo Stato del Punjab, piccola nazione confinante con il Pakistan, cuore della comunità Sikh.

 

Agli agenti di Polizia qualcosa non tornava su quel documento internazionale, che comunque non era stato convertito, entro l’anno, in una patente di guida italiana, come prevede la normativa. Per questo, gli agenti hanno ritirato il permesso e, convinti che la conversione non fosse avvenuta a causa del fatto che si trattava di un documento falso, difficili da individuare ad occhio nudo, l’hanno inviato al laboratorio di analisi documentale della Polizia locale del Comune di Verona.

 

Dall’analisi dei colleghi cittadini, l’esito è stato inequivocabile: il permesso di guida internazionale era falso poiché non conforme al reale documento che viene rilasciato dallo stato del Punjab per condurre i veicoli. Dunque il pakistano guidava con un documento artefatto, che mai si sarebbe potuto convertire in una patente di guida. A questo punto è scattata la denuncia per tre violazioni al Codice penale: per falsità materiale commessa da un privato, uso di atto pubblico falso e falsità materiale di autorizzazioni amministrative (falsificazione di documento): violazioni degli articoli 477, 482 e 489 del Codice di procedura penale.

 

Per questo il cittadino pakistano e caldierese subirà un processo penale. Ma non è tutto. Il quarantenne non si è risparmiato nemmeno una sanzione amministrativa in base alla violazione del Codice della strada, poiché, risultando residente in Italia dal 2018, non ha provveduto alla conversione del permesso di guida internazionale in una patente italiana entro un anno. Per ottenere la conversione, occorre aver conseguito la patente estera prima di aver acquisito la residenza in Italia, ma bisogna farlo entro un anno dall’ottenimento della residenza. Il motivo per cui non l’ha fatto, ovviamente, è perché l’uomo sapeva bene che non poteva trasformare in patente di guida quel documento fasullo, che ora gli è stato sequestrato. Resta un dubbio: ma quel soggetto ha mai conseguito davvero, in qualunque parte del mondo, una patente di guida?. •.

Zeno Martini

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