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Terme, approvato un nuovo statuto

Il municipio di Caldiero
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Senza i voti dell’opposizione, il Consiglio comunale ha aggiornato lo statuto dell’azienda speciale Terme di Giunone. Le modifiche apportate sono di due tipi: aggiornamenti normativi sopraggiunti, essendo stato rivisto lo statuto l'ultima volta 18 anni fa, e correzioni chieste dal consiglio di amministrazione dell'azienda, fin dal 2015. Nello statuto è stato introdotto l'organo di vigilanza che è nominato dalle terme, in realtà un professionista che controlla l'operato dell'azienda già da cinque anni. Così com'è stato corretto il numero dei componenti del Cda, che non è più di cinque, ma di tre membri, come prescrive la legge. Il termine «bilancio di previsione» è stato cambiato in «budget economico», mentre il bilancio consuntivo, si chiamerà d'ora in poi bilancio di esercizio. Inoltre è stato tolto l’obbligo della duplice firma sui documenti del presidente e del direttore. Infine è stata recepita la normativa sulla trasparenza degli enti pubblici e dunque anche l'azienda termale pubblicherà on line i propri atti. «Tali correzioni sono state discusse più volte dal Cda dell’azienda a partire dal 2015 e sono passate al vaglio degli uffici comunali, del segretario comunale e del revisore dei conti», ha osservato il sindaco Marcello Lovato, «così diamo all’azienda uno strumento adeguato alle recenti normative. L’aggiornamento dello statuto era stato sospeso dalla passata amministrazione, in attesa dell'esito del progetto di finanza per lo sviluppo delle terme. Alcune prassi già in essere sono state inserite e recepite, mentre alcune procedure burocratiche sono state snellite». Decisamente contrari all'aggiornamento i consiglieri di opposizione. «Nel Documento unico di programmazione, dove sono contenuti gli indirizzi amministrativi, questo aggiornamento non era previsto», ha rilevato la capogruppo di minoranza Carmen Tomba, «peraltro ci sono molte differenze tra la proposta del Cda dell'azienda e lo statuto aggiornato, che siamo chiamati ad approvare. Ad esempio non si sa come si chiama e chi abbia nominato l'organo di vigilanza. Ci sono carenze evidenti», ha proseguito Tomba. «Per questo chiediamo di ritirare il punto dall'ordine del giorno, per rinviarlo ad una prossima seduta consiliare». Proposta di ripresentare lo statuto delle terme, che tuttavia è stata bocciata dalla maggioranza. «Si tratta di una proposta di modifica confusa», ha cercato di convincere la maggioranza il consigliere di minoranza Fabio Sgreva. «Le modifiche apportate ingenerano confusione, non seguono un filo logico; sarebbe il caso di rivederle, visto l'importanza del documento». Ma la maggioranza non ha sentito ragioni e ha tirato diritto, mettendo ai voti lo statuto aggiornato dell'azienda terme, convinta della bontà delle variazioni. «Per lo più si tratta di modifiche che vanno apportate e sono state fatte», ha replicato all'opposizione il consigliere di maggioranza ed ex vicesindaco Fabio Franchi, «le carenze dello statuto sono imputabili a coloro che l'hanno steso nel 1999 (amministrazione di cui faceva parte Tomba, ndr) e all'aggiornamento del 2002, pure lacunoso». «Non possiamo avere ancora uno statuto che cita norme sbagliate e che rallenta e complica l'azione e l'operato dell'azienda terme», ha tagliato corto il sindaco Lovato. «L’aggiornamento non è concluso ma intanto diamo al Cda senz'altro uno statuto migliore del precedente». •

Zeno Martini

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