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Superbonus, è boom per le richieste di pratiche

Caldiero: ristrutturazione di una palazzina con case popolari
Caldiero: ristrutturazione di una palazzina con case popolari
Caldiero: ristrutturazione di una palazzina con case popolari
Caldiero: ristrutturazione di una palazzina con case popolari

«Le pratiche edilizie presentate all’ufficio tecnico del Comune di Caldiero in questi primi sette mesi dell’anno, sono raddoppiate e sono triplicate le Cila, ossia le certificazioni di inizio lavori»: ad affermarlo è l’architetto Francesca Strazza, responsabile del settore edilizia privata dell'ufficio tecnico comunale. Ciò ha messo in difficoltà gli uffici municipali, ma al contempo sottolinea la lungimiranza dell’amministrazione comunale nel proporre le modifiche al Regolamento edilizio e nell’adottare una prima variante urbanistica al Piano degli interventi ancora nel 2018. Infatti, se in tutti i Comuni si nota un aumento delle richieste di accesso agli atti ai fini dell’ecobonus-superbonus 110 per cento, «per Caldiero significa 123 richieste contro le 54 del 2020 e le 52 del 2019», annota l’architetto Strazza. Insomma il superbonus ha portato a un super lavoro. A triplicare sono appunto le Certificazioni di inizio attività asseverate, acronimo Cila, necessarie per i lavori di ristrutturazione. «In questi primi sette mesi dell'anno, le Cila sono state 53 contro le 22 del 2020 e le 13 di due anni fa», fa notare la funzionaria. «Attualmente l’ufficio tecnico riesce a evadere il 70 per cento delle richieste di accesso agli atti». «Credo che a favorire gli interventi di recupero edilizio e la sistemazione di molte abitazioni, abbia contribuito soprattutto il nuovo Regolamento edilizio comunale», interviene il sindaco Marcello Lovato. Infatti l’articolo 8 del Regolamento edilizio comunale ha anticipato le semplificazioni introdotte dall’articolo 7 della nuova legge regionale numero 19 del 30 giugno 2021, permettendo così ai caldieresi di beneficiare, ben otto mesi prima della normativa regionale, dell'attestazione dello stato realizzato. «Questo dimostra la professionalità e la competenza dei nostri tecnici comunali e dei professionisti a cui ci siamo affidati», prosegue il primo cittadino, «guidati sapientemente dal segretario comunale Nicola Fraccarollo. Ciò permetterà che edifici lasciati da anni in degrado vengano finalmente recuperati». «Lo scopo infatti dell’azione amministrativa da un punto di vista urbanistico, non è solo quella di semplificare la gestione delle pratiche, ma è soprattutto quella di favorire il recupero edilizio e il miglioramento del centro storico e del centro abitato», sottolinea l'architetto Strazza. «Con una punta di orgoglio annoto che la Regione quest'anno ha avvalorato le nostre scelte urbanistiche ed ha condiviso le nostre impostazioni normative», conclude Lovato. •.

Zeno Martini

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