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Sulla torre come le vedette Aperto il percorso di ronda

La nuova scala interna della torre 18 a Soave FOTO PECORA
La nuova scala interna della torre 18 a Soave FOTO PECORA
La nuova scala interna della torre 18 a Soave FOTO PECORA
La nuova scala interna della torre 18 a Soave FOTO PECORA

Una nuova scala all’interno della torre d’angolo numero 18, permette ora di salire fino al camminamento di ronda, lungo le mura merlate alla ghibellina. Una nuova attrazione per turisti e soavesi che si è stata resa praticabile grazie all’installazione, nei giorni scorsi, della nuova scala che dal pianterreno raggiunge il primo soppalco della torre d’angolo, situata in via Cangrande della Scala. In passato erano già state montate le scale per i due piani superiori della torre, strutturata su tre livelli. Dunque, grazie a questo intervento, costato complessivamente 35 mila euro, non solo si potrà raggiungere, dal piano di calpestio all’ultimo soppalco, la parte superiore esterna della torre, ma poi sarà possibile proseguire, passeggiando sul camminamento sopraelevato, lungo i merli ghibellini della cinta muraria millenaria, percorso in pietra che è già dotato di parapetto. Si tratta dell’antico camminamento che serviva alle vedette per vigilare sulla cittadina, osservando turni di guardia, lungo la cinta muraria, per scongiurare eventuali attacchi ed assalti di nemici. Ciò consentirà di percorrere intanto una prima porzione del camminamento di ronda, ad angolo retto, per una lunghezza di circa 60 metri, dalla torre in cui si sale alla torre successiva, in direzione nord in via Cangrande della Scala e, dalla stessa torre 18 alla torre vicina ad est, in direzione di piazza Antonio Marogna. Ciò darà la possibilità di ammirare sia da sopra la torre, sia lungo la parte superiore delle mura l’intero borgo storico dall’alto, la sua intera cinta muraria medioevale, costellata da 24 torri e completata nel 1369, nonché di avvicinare, in linea d’aria, la visuale sul castello. «Abbiamo fatto questo intervento nella speranza di attrarre ancor più visitatori», ammette il sindaco Gaetano Tebaldi, «un’esperienza curiosa e suggestiva, adatta a grandi e piccoli, sia per i turisti che per i residenti». In futuro, installando i parapetti a norma, il camminamento di ronda potrà essere anche prolungato. Il che renderà l’attrazione turistica ancor più affascinante. Un’esperienza da provare che riporterà chi la sperimenta, indietro nel tempo. «Stiamo cercando un’associazione, o un gruppo del paese, che si prenda in carico l’apertura della torre e che regoli la gestione degli accessi», spiega Tebaldi, «non appena l’avremo individuato, firmeremo con esso una convenzione, la quale regolerà i termini dell’apertura del camminamento di ronda». «Il percorso potrebbe aprire, ad esempio, nei fine settimana, o durante le manifestazioni, oppure una volta al mese, in occasione del mercatino. Questo lo stabiliremo successivamente, con i volontari», prosegue il primo cittadino. «Il mio auspicio è di poter inaugurare il camminamento sopraelevato in occasione della Festa dell’uva, a metà settembre, e poter aprirlo per la prima volta nel corso della manifestazione che celebra la Garganega». Insomma prosegue a grandi falcate la valorizzazione del patrimonio medioevale soavese: dopo il restauro di Porta Aquila e il restauro (in corso) di Palazzo del Capitano, ora soavesi e turisti potranno ammirare dall’alto il centro storico, come solo gli armigeri medioevali vedevano secoli e secoli addietro. •

Z.M.

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