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Stra’ e Caldierino più vicini con la nuova ciclopedonale

Francesco Fasoli  vicesindaco di Caldiero, davanti alla nuova pista ciclabile FOTO PECORA
Francesco Fasoli vicesindaco di Caldiero, davanti alla nuova pista ciclabile FOTO PECORA
Francesco Fasoli  vicesindaco di Caldiero, davanti alla nuova pista ciclabile FOTO PECORA
Francesco Fasoli vicesindaco di Caldiero, davanti alla nuova pista ciclabile FOTO PECORA

Gli anziani si sono messi subito a passeggiare, i bambini con genitori e nonni a percorrerla in bici appena è stata aperta. Non tanto per collaudarla, piuttosto è il segno che la pista ciclopedonale tra il capoluogo e la frazione di Caldierino, attesa da oltre vent’anni, era davvero una esigenza per la popolazione. Un accesso adatto a pedoni e ciclisti per poter raggiungere in sicurezza capoluogo e frazione, senza rischiare di finire investiti dai veicoli che percorrono numerosi e ad alta velocità la strada regionale 11.La pista ciclopedonale, appena aperta, lunga circa mezzo chilometro, va dal quartiere residenziale Sant’Antonio in via Stra’, fino alla zona industriale ed artigianale di Caldierino. Ci sono voluti nove mesi di lavori (iniziati lo scorso agosto) ed è costata complessivamente 530 mila euro. La ciclopista, pavimenta in asfalto, si trova al limitare della regionale 11 ed è divisa dalla carreggiata stradale da un’aiuola con arbusti bassi, come prescritto da Veneto Strade, per non creare impedimenti alla visibilità dei conducenti in transito. Dal lato campagna è stata montata una barriera protettiva in acciaio corten, che si sta già ossidando naturalmente. Nella barriera protettiva sono incorporate le luci a led che illuminano la corsia di notte. A circa metà pista è stata montata giovedì 20 maggio la nuova pensilina per la fermata degli autobus di linea, fermata riaperta agli utenti da sabato 22 maggio. La nuova corsia ciclopedonale si eleva di circa due metri rispetto il piano di campagna e sotto essa scorre un fossato che è stato tombinato, come prescritto dal Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta. Sono stati tolti e trapiantati i nove gelsi che si trovavano lungo il sedime dell’infrastruttura, e così sono stati salvati. A condurre i lavori è stata l’impresa Mainente Costruzioni di San Giovanni Ilarione, il progettista è stato l’ingegner Francesco Seneci dello studio Net Mobility di Verona, mentre il capo dell’Ufficio tecnico comunale, il funzionario Giuliano Zandonà, è stato il responsabile del cantiere (Rup). «Con questa pista ciclopedonale siamo andati a collegare finalmente la zona di Stra’ del capoluogo a Caldierino», dice il sindaco Marcello Lovato, «un’ infrastruttura attesa da oltre 20 anni, che tornerà utile in particolare a bambini, ragazzi e anziani, che potranno d’ora in poi muoversi in sicurezza». «In questi 14 mesi di pandemia», sottolinea il sindaco, «la mobilità alternativa, soprattutto ciclabile, ha avuto uno sviluppo notevole e per questo il Comune di Caldiero si è dotato di questa ulteriore ciclopedonale di grande importanza, che mi auguro costituisca il tratto iniziale dei collegamenti ciclabili della vallata d’Illasi». «Questa pista, dalla progettazione agli espropri, fino all’esecuzione, è stata conclusa in meno di tre anni», termina Lovato, «e questo grazie soprattutto all’impegno del vicesindaco delegato alla viabilità Francesco Fasoli e di tutto il personale dell’Ufficio tecnico comunale». «Questa pista è anche merito della consulta comunale della viabilità che ha puntato molto su quest’opera, incrementando le rete di piste ciclabili del paese», aggiunge il vicesindaco Fasoli, «ora Caldiero è meno lontana da Caldierino».•.

Zeno Martini

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