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«Situazione molto grave»

Stazione di San Bonifacio fra rifiuti e risse. Il sindaco vuole la Polfer

La stazione di San Bonifacio
La stazione di San Bonifacio
La stazione di San Bonifacio
La stazione di San Bonifacio

Persa «la casa» lungo la Strada regionale 11, a San Bonifacio decine di stranieri la ritrovano alla stazione ferroviaria e nelle zone circostanti: «Temevamo finisse così e purtroppo non aiuta la logistica temporanea che, in conseguenza dei lavori di rifacimento dell’entrata della stazione, ha spostato l’accesso sul lato sinistro della stessa, completamente aperto. 
Abbiamo potenziato videosoverglianza e controlli», dice il sindaco Giampaolo Provoli, «ma se la situazione rimane questa sono pronto a ricorrere al Prefetto». 

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Relazione Sul tavolo una relazione di tre pagine del Comando di Polizia locale che conferma come alcune aree, la stazione ed il vicino parco Olivieri in particolare, registrino in maniera costante la presenza di numerosi stranieri senza fissa dimora, per lo più marocchini. 
Se n’è occupato anche il Consiglio comunale, investito del problema da una interrogazione urgente presentata da Nicola Gambin (Forza Italia): tornando su episodi recenti di aggressioni alimentate dall’abuso di alcol, sui bivacchi nei parchi e negli spazi pubblici Gambin ha chiesto interventi, anche rispetto a situazioni di sfruttamento, da quelle legate al lavoro nero a quelle relative alla locazione di alloggi di cui andrebbe verificata adeguatezza igienico-sanitaria e degli impianti. 

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Occupazioni Tornando alla relazione della Polizia locale, si parla di «occupazione della stazione nella sua interezza, ingresso, bagni, sale d’attesa e zona di salita e discesa dei passeggeri. Bivacchi tra il centro e la stazione che creano non solo pericolo e degrado ma anche un profondo senso di insicurezza tra i residenti.
Con alcuni comportamenti queste persone stanno portando insicurezza nelle aree dove stazionano limitandone l’utilizzo da parte della cittadinanza». 
La conclusione sta in tre parole, «situazione molto grave» che passa per «assunzione abbondante di sostanze alcoliche, sporcizia e abbandono di rifiuti di ogni genere, comportamenti rissosi e alterati, pernottamento tra stazione e parchi pubblici, furti a ripetizione soprattutto di biciclette».
Da accertare il possibile concretizzarsi di sfruttamento della prostituzione, consumo e spaccio di sostanze stupefacenti. 
Nelle ultime settimane le risse alimentate per lo più dall’alcol non sono mancate, a fine luglio una di questa è evoluta in resistenza a pubblico ufficiale e ha fatto scattare tre arresti operato dai carabinieri della Compagnia di San Bonifacio: una «pezza» i vigili hanno provato a metterla diffidando titolari di negozi e minimarket etnici nelle aree limitrofe a vendere alcolici a persone che si presentino alterate. 
Intervento Le richieste di intervento per persone che, alterate da alcol, stanno male o creano problemi di ordine pubblico sono quotidiane, come quotidiani sono gli «avvistamenti» di persone che, in alcuni casi sistemando a terra anche materassini, trascorrono la notte in stazione (non più chiusa la notte), negli spazi pubblici e spesso appisolandosi anche di giorno. 
«La situazione mi impensierisce molto oggi che la stazione tutto sommato è poco frequentata», ammette Provoli, «e con settembre e la riapertura delle scuole l’afflusso aumenterà grazie a studenti e pendolari. 
Credo che ciò che il Comune di San Bonifacio chiede dal 2017, cioè l’istituzione di un posto di polizia Polfer, oggi sia più che mai una necessità. 
Abbiamo pure messo a disposizione un alloggio e risorse per ristrutturarlo», dice Provoli ricordando quanto detto in Consiglio comunale, «ma si dice no a noi come a Peschiera del Garda a fronte del fatto che tra Verona e Grisignano di Zocco siano operativi solo due agenti Polfer». 
Posto Polfer Sul finire del suo mandato di parlamentare anche Roberto Turri, deputato veronese della Lega, proprio nei giorni scorsi è tornato a chiedere risposte, oltre che sul contributo di quattrocentomila euro destinato al ripristino del polo scolastico di Montecchia di Crosara dopo il tornado, all’interrogazione con cui a giugno aveva chiesto ai ministri Lamorgese e Guerini che in attesa dell’istituzione di un posto Polizia ferroviaria (chiesta con un atto di sindacato ispettivo del febbraio 2021) in stazione a San Bonifacio siano inviati i militari dell’operazione Strade sicure.

Paola Dalli Cani

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