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Sindaco, vice e medici in campo per la campagna vaccinale

La sede della Pro loco e degli alpini: potrebbe diventare il centro vaccini a Vestenanova
La sede della Pro loco e degli alpini: potrebbe diventare il centro vaccini a Vestenanova
La sede della Pro loco e degli alpini: potrebbe diventare il centro vaccini a Vestenanova
La sede della Pro loco e degli alpini: potrebbe diventare il centro vaccini a Vestenanova

«Pronti a vaccinare gli ultraottantenni non ancora raggiunti dal sistema sanitario, poi i settantenni compresi e le persone con disabilità o fragilità per particolari patologie». I medici di medicina generale del territorio vestenese Salvatore Peci e Franco Ambrosini sono pronti a dare manforte alla campagna vaccinale in atto e immunizzare i rispettivi pazienti. Una disponibilità anticipata dall’amministrazione nel corso del consiglio comunale di mercoledì sera (in sala civica per garantire il distanziamento) preoccupata per l’impennata di casi positivi al Covid-19 e di ricoveri ospedalieri registrati nel mese di marzo, mai visti nella prima e seconda ondata della pandemia. Preoccupazione condivisa in ambito consigliare dalla maggioranza di Stefano Presa e dalla minoranza di Maurizio Dal Zovo, in totale accordo anche sulla linea dura da tenere in questi giorni di festività con controlli serrati da parte delle forze dell’ordine. È di martedì 30 marzo l’avviso (preceduto da altri) con carattere di «emergenza» del sindaco Presa per «…il continuo incremento nel comune dei casi di positività al Covid». Il primo cittadino ha messo in guardia: «Su mia indicazione, le forze dell’ordine intensificheranno i controlli durante le festività». E in particolare: «Ci sarà massima vigilanza il lunedì di Pasquetta». Il dottor Peci guarda avanti: «La situazione contagi ora è stazionaria e secondo me rientrerà fra una decina di giorni. Ma bisogna vaccinare». E prospetta: «Se riusciremo a mettere in piedi un’organizzazione precisa e puntuale dopo le persone fragili potremmo anche proseguire nella campagna di vaccinazione, per fasce d’età, con il resto della popolazione». Il vicesindaco Sergio Tomiozzo, infermiere al pronto soccorso del Fracastoro di San Bonifacio, facendo tesoro della disponibilità dei medici, con il sindaco Presa sta mettendo in piedi una task force che potrebbe diventare operativa entro due settimane, se ci sarà il via libera dell’Ulss 9. «Ho già chiesto la disponibilità agli infermieri del territorio di Vestena e mi hanno assicurato che ci saranno». Presupposto importante per il suo piano: «Dovremo fare un grosso lavoro di programmazione per avvisare i vaccinandi, e anche qui c’è la gentile disponibilità dei dipendenti comunali. Il sindaco ha già chiesto ed ottenuto la collaborazione di Gruppo alpini e Pro Loco per l’utilizzo della sede». La campagna di vaccinazione antinfluenzale ha fatto scuola. Si tratta di perfezionarla e Tomiozzo è fiducioso: «Il sindaco ne ha parlato con il direttore generale Pietro Girardi che non ha escluso la proposta». La terza ondata della pandemia, probabilmente potenziata dalla variante inglese, ha colpito duro la comunità di Vestenanova che da metà a fine marzo è stata al secondo posto, dopo San Mauro di Saline, sul «podio in negativo» del bollettino di Azienda Zero. A Vestenanova (2.600 abitanti) nel rapporto ogni mille l’incidenza dei positivi era balzata dal 10,53 del 18 marzo al 19,11 del 28 marzo, per allentare la morsa negli ultimi giorni. In numeri reali nello scorso mese, si è passati dal primo di marzo con un solo caso positivo, ai 49 casi (45 positivi e quattro ricoveri) del 29 marzo. In questo periodo, la Farmacia Anselmi di Vestenanova ha lanciato appelli all’osservanza delle regole ribadendo via social: «Questi numeri sono il risultato di comportamenti e contagi avvenuti nelle scorse settimane, quando si era ancora in zona arancione». •

Mariella Gugole

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