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Si rovescia con il trattore e si trascina fuori dal bosco

L’elicottero di Verona Emergenza impegnato in un soccorso
L’elicottero di Verona Emergenza impegnato in un soccorso
L’elicottero di Verona Emergenza impegnato in un soccorso
L’elicottero di Verona Emergenza impegnato in un soccorso

Può dirsi miracolato T.V. pensionato di Tregnago, uscito vivo dal rovesciamento del suo trattore in un bosco sopra l’abitato di Badia Calavena. Pare fosse salito verso la sommità del Monte Ronco per la raccolta delle castagne in un suo appezzamento quando il mezzo, percorrendo una strada di campagna, stretta e sconnessa, riservata esclusivamente ai mezzi agricoli, si è rovesciato. L’uomo è riuscito a uscire indenne dal trattore e ha avuto anche la forza di scendere a piedi fino a dove ha potuto avere la copertura necessaria per telefonare al figlio, raccontando della necessità di essere soccorso. Lo scarso segnale telefonico e l’impossibilità di capire cosa fosse successo hanno comunque allertato quanto bastava il figlio per chiedere al cugino, che abita in zona, di andare verso il podere del padre per capire la situazione. L’arrivo del cugino ha permesso di chiamare i i soccorsi poco prima delle 15 con l’ambulanza e l’elicottero di Verona Emergenza, atterrato in località Orazi, poco sopra l’abitato di Badia Calavena, lungo la strada provinciale che unisce il capoluogo con la frazione Santissima Trinità e l’Alta Lessinia. I sanitari hanno raggiunto a piedi l’uomo a circa metà costa del monte, prestando i primi soccorsi. T.V. è sempre rimasto cosciente ed è stato stabilizzato e sistemato sopra la barella issata sull’elicottero con il verricello dopo aver indicato al pilota l’esatta posizione nel bosco. Trasportato all’ospedale di Borgo Trento, con diverse contusioni ed escoriazioni, non è sembrato essere, a un primo controllo, in pericolo di vita. Sul posto, per capire la dinamica dell'incidente si sono recati anche i carabinieri della stazione di Badia Calavena. Purtroppo gli incidenti nel mondo agricolo sono sempre frequenti e non accennano a diminuire. Stando ai dati Inail di poche settimane fa, la crescita dei morti nel lavoro agricolo segna addirittura un +39,3 per cento quest’anno nel confronto con i primi sette mesi del 2018. Il dato preoccupa anche in considerazione del fatto che fino a poco tempo fa l’agricoltura aveva fatto registrare soltanto costanti e consistenti flessioni. L'aumento medio degli incidenti in agricoltura è dell'1,6 per cento, ma supera l'11 per cento nella provincia di Belluno e il 4 per cento nel Veronese, che si conferma il territorio veneto più esposto ai sinistri agricoli: avviene qui il 34 per cento degli infortuni regionali. Con l'eccezione del comune di Verona (79 casi), il numero maggiore di incidenti in agricoltura si è verificato nel comune di Villafranca (43 casi) seguito da quello di Isola della Scala (31). È un anno nero anche per l’Est Veronese, con due morti, a distanza di pochi mesi nello stesso paese di Marcellise dove a rimanere sotto il trattore, per incidente o per malore sono stati quest’anno Claudio Menini, 59 anni, a inizio giugno, e Vittorio Panarotto di 66 anni, solo 15 giorni fa. A metà luglio, a Cellore d’Illasi, era morto Luigi Castagna, anche lui di 66 anni, rimasto sotto il trattatore mentre in una mattinata piovosa stava tornando verso casa a San Pietro di Lavagno ed era finito in una scarpata a bordo di un vigneto. •

Vittorio Zambaldo

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