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Scippa la borsa, scappa ma viene preso

Il processo rinviato a febbraio
Il processo rinviato a febbraio
Il processo rinviato a febbraio
Il processo rinviato a febbraio

A tradire lo scippatore, è stato il suo giubbotto. Il colore dell’indumento è stato riferito da passanti e dalla stessa vittima ai carabinieri del Nucleo operativo di San Bonifacio che l’hanno rintracciato a pochi minuti dallo scippo, avvenuto mercoledì a Soave. E così la fuga di Andrei Daniel E. è durata gran poco anche perchè aveva derubato la signora in sella ad una bici. Il ventottenne è stato arrestato con l’accusa di rapina impropria oltre che di lesioni. Una volta scippata la veronese, il giovane ha spinto un’altra signora che aveva tentato di fermarlo prima che fuggisse. La donna è caduta e ha riportato un trauma al polso sinistro , giudicato guaribile in una ventina di giorni. Due giorni fa, per Andrei Daniel E. si sono così aperte le porte di una cella di sicurezza dei carabinieri di San Bonifacio e ieri mattina, è stato portato in tribunale per celebrare la direttissima. Il giovane, difeso da Stefania Migliori, ha raccontato di essere disoccupato e di aver lavorato fino a poco tempo fa come operaio in un’azienda della zona. Dopo aver convalidato l’arresto operato dai carabinieri e chiesto dal pm Valeria Ardito, il giudice Francesca Cavazza ha disposto la misura dell’obbligo di firma quotidiano dai carabinieri di Monteforte dove il giovane risiede. Alla fine ha ordinato la sua liberazione. Secondo una prima parziale ricostruzione, la veronese stava camminando per strada a Soave quando è stata aggredita dal giovane che in sella ad una bici le ha strappato lo zainetto dalle spalle. Alla scena, però, hanno assistito alcuni passanti ed è stata una donna straniera ad intervenire subito nel tentativo di fermare il romeno. Il ventottenne non si è dato per vinto, ha strattonato la signora, l’ha fatto cadere per terra, procurandole una lesione al polso ed è fuggito in sella alla bicicletta. Sono stati chiamati subito i carabinieri che, una volta ascoltati vittima e testimoni, hanno raccolto una serie di indicazioni sullo scippatore. Il giovane è stato rintracciato poco dopo ancora in sella alla bici ma senza, però, la refurtiva. La certezza che si trattasse proprio di lui è nata dal colore del giubbotto, riferito dai testimoni e dal successivo riconoscimento dei testimoni. Gli investigatori sono così venuti a sapere che il giovane vista la situazione creatasi dopo lo scippo non certo molto favorevole per lui, si è disfatto della borsa durante la fuga. Al termine dell’udienza, il difensore ha chiesto il rinvio del processo che continuerà a fine febbraio quando con ogni probabilità potrebbe essere letta la sentenza a carico del romeno. •.

Giampaolo Chavan

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