<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Rifiuti, aumenti per le case più piccole e per il verde

Il Consiglio comunale ha approvato i nuovi regolamenti della Tari, la tassa per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, validi fino al 2025, e il piano finanziario integrato per il 2022, redatto dal Consorzio di Bacino Verona Nord, seguendo le indicazioni di Arera, ente che, a livello nazionale, stabilisce «il tariffario rifiuti che i comuni devono subire», ha sottolineato il sindaco Arturo Alberti. Il costo del servizio rifiuti è a totale carico dei residenti i quali, per l’anno in corso, dovranno versare 1.207.992 euro, da dividersi tra utenze domestiche, per il 68 per cento, e non domestiche, per il 32 per cento. La stessa Tari sarà poi suddivisa in quota fissa e quota variabile. Ha precisato Michele Maoli, responsabile dell’area economica finanziaria del Comune: «Sulla composizione del Piano finanziario, i Comuni non sono più protagonisti. Noi abbiamo indicato i nostri oneri, di circa 300mila euro, che sono stati aggiunti ai costi di Serit, che gestisce il servizio, e a quelli del Consorzio di Bacino. Il totale della spesa per il 2022 è inferiore a quella del 2021, di circa 50mila euro, per effetto della vendita di alcuni rifiuti (ferro, rame, carta e vetro) che passano direttamente nell’isola ecologica». Ha spiegato poi il consigliere delegato all’Ecologia, Ilario Bombieri: «Una riduzione che viene assorbita dalla nuova normativa che esenta i capannoni industriali dalla Tari. Restano tassabili solo gli uffici: per il Comune, un mancato incasso di circa 80mila euro. Le bollette per le famiglie non subiranno grandi variazioni notevoli: gli appartamenti grandi (dai 150 ai 200 metri) avranno un leggero beneficio, mentre quelli da 100 metri (e metrature inferiori), avranno un modesto aumento. Saranno invece aumentate di circa l’11 per cento le bollette delle utenze non domestiche, anche perché negli ultimi due anni hanno beneficiato di sconti per perdite dovute alle chiusure causate dalla diffusione del Covid. Viene aumentato, invece, da 25 a 35 euro, il costo del ritiro del verde». «Un servizio, questo, che il prossimo anno dovrà essere rivisto», ha concluso il consigliere Ilario Bombieri, «perché 35 euro non coprono i costi del servizio e non sarebbe corretto dividere la differenza sull’intera collettività». Fissate anche le scadenze del pagamento delle bollette: settembre primo acconto e novembre saldo.•. Al.Sc.

Suggerimenti