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Rifiuti abbandonati, 12 multati

Fotografati da un drone, gli scout del Soave 1 dell’Agesci in prima fila sabato e domenica alla due giorni di «pulizie di primavera»
Fotografati da un drone, gli scout del Soave 1 dell’Agesci in prima fila sabato e domenica alla due giorni di «pulizie di primavera»
Fotografati da un drone, gli scout del Soave 1 dell’Agesci in prima fila sabato e domenica alla due giorni di «pulizie di primavera»
Fotografati da un drone, gli scout del Soave 1 dell’Agesci in prima fila sabato e domenica alla due giorni di «pulizie di primavera»

Sono già 12 i soavesi sanzionati dalla Polizia locale, scoperti grazie ai documenti o alla corrispondenza con i nomi (destinatari di ordini online di Amazon, per esempio) trovati dentro ai sacchi dell'immondizia abbandonata o non conferita correttamente, aperti dagli agenti. I 12 verbali sono il primo effetto punitivo della campagna «Rifiuto abbandonato, rifiuto mangiato. Ogni rifiuto che abbandoni nell'ambiente inquinerà alla fine anche te stesso» lanciata quest'anno dall'amministrazione comunale attraverso la quale è partito il controllo del contenuto dei sacchi di immondizia trovati lungo strade, piazze e fossati. Una seconda conseguenza è che il Comune aveva predisposto due container al cimitero in occasione delle pulizie di primavera, che si sono svolte sabato e domenica scorsi nel capoluogo e nelle frazioni ma a differenza di quanto ci si attendeva, il centinaio di volontari che si sono prestati nei due giorni hanno riempito un solo container. «Le pulizie sono andate meglio del previsto. Anche a detta dei nostri operatori esterni», è la constatazione positiva del sindaco Gaetano Tebaldi, «si nota meno immondizia abbandonata in giro e meno deiezioni canine lungo strade e marciapiedi. Ciò non significa che si possa abbassare la guardia, anzi, bisogna continuare nel fare educazione ambientale attiva tra la popolazione, per aumentare la coscienza civica collettiva. Ma i primi effetti positivi ci sono». Cinquanta i ragazzi degli Scout Soave 1 dell'Agesci divisi in clan di «spazzini» e un' altra cinquantina di adulti, famiglie al di fuori di sodalizi e gruppi organizzati, ma anche volontari di una decina di associazioni, in primis Amici delle antiche torri, Coldiretti di Soave e per la prima volta in paese anche Plastic Free. Pure i due operatori comunali esterni si sono sommati alle squadre di raccoglitori, come volontari, e a loro si sono aggiunti gli amministratori comunali.Molta la plastica raccolta, ma sono stati trovati abbandonati anche un ferro da stiro, due stendibiancheria e persino 12 bottigliette di Coca cola piene, ancora da consumare. I reparti dei ragazzi più grandi degli scout si sono occupati di raccogliere il vetro rotto e abbandonato nelle piazzole dove sono collocate le campane per il conferimento. «Due le aree dove abbiamo trovato maggiori quantità di sporcizia dispersa», segnala la responsabile degli scout Soave 1 Roberta Magagna: «L'area verde al limitare del parcheggio nel vallo di Porta Aquila, lungo via Adami, autentico ricettacolo di rifiuto secco non differenziato e poi il parco giochi e il parco della Rimembranza, davanti all'ex mulino. Una squadra di scout si è dedicata per due giorni a raccogliere i mozziconi di sigaretta gettati a terra nelle aree verdi». •.

Zeno Martini

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