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Ricerca sulla fibrosi aiutata da pallavolisti e calciatori

La squadra mista di pallavolisti che ha raccolto fondi
La squadra mista di pallavolisti che ha raccolto fondi
La squadra mista di pallavolisti che ha raccolto fondi
La squadra mista di pallavolisti che ha raccolto fondi

Ci sono anche tante schiacciate e tanti gol nella corsa alla ricerca di cure contro la fibrosi cistica: le schiacciate sono quelle dei pallavolisti dell’associazione Noi-volley Roncà mentre i gol hanno per protagonisti i ragazzi della squadra juniores del Valdalpone-Roncà. Due squadre e due iniziative che, di recente, sono andate ad aggiungersi all’enorme lavoro che Katia Fornaro da anni porta avanti perché, in un giorno vicino, per suo figlio Lorenzo (che ha 15 anni) e tutti i malati di mucoviscidosi possa esserci una cura. È lei l’anima della delegazione Val d’Alpone della Fondazione fibrosi cistica, gruppo che si è assunto l’impegno di finanziare 60 mila dei 120 mila euro complessivi del progetto di ricerca «Sfruttare la tecnologia CRISPR/Cas9 per neutralizzare il difetto CFTR-F508del». L’enorme genersità dei veronesi, in primis della Val d’Alpone che è la valle di Lorenzo, ha permesso di tagliare il traguardo degli 11 mila euro già messi insieme con la vendita dei ciclamini della ricerca. Sotto rete i pallavolisti di Roncà, che giocano con le maglie dell’Avis locale, hanno consegnato poi un contributo di mille euro ed i ragazzi della squadra juniores del Valdalpone-Roncà (società calcistica in cui anche Lorenzo milita) hanno pure loro consegnato il frutto di una colletta spontanea integrata da quanto è stato raccolto con la vendita delle torte preparate dalle loro mamme. In tanti, infine, festeggiano il Natale con pandori e panettoni della ricerca. •

P.D.C.

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