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Regole per i dehors Commissione aperta solo ai capigruppo

Sui dehors, commissione ristretta ai capigruppo. Il caso accesosi per il trasloco della fontana di via Morando, decisa per consentire ad un privato la realizzazione di un dehor, a trasferimento avvenuto diventa l’acceleratore per il nuovo regolamento che disciplini la materia. I consiglieri della Lega, che sul trasloco della fontana avevano aperto un fronte molto duro mettendo insieme 151 firme contrarie e chiedendo pure un parere legale relativo all’operato della maggioranza del sindaco Giampaolo Provoli, ritrovatisi in Consiglio con una mozione presentata prima del trasferimento e dunque svuotata di senso, hanno però imposto il tema della regolamentazione della materia. Dopo una mezz’ora buona che il consigliere Alessandro Mazzon ha dedicato a sviscerare l’antefatto, a ritenere non equilibrato nel caso specifico il rapporto tra interesse pubblico e interesse privato e a indicare lo sviluppo dell’attività privata «un ampliamento camuffato da dehors», si è passati all’esigenza di salvaguardare la richiesta di impegnare il Consiglio ad elaborare un regolamento sulla materia. Sulla richiesta si sono detti d’accordo alcuni dei componenti della maggioranza (dal gruppo guidato da Luciano Fiorio a quello capitanato da Daniele Adami): la mozione è stata dunque ritirata con l’impegno in tempi brevi a riunire i capigruppo per definire le linee guida sui dehors. C’è da far ordine e da creare regole chiare e valide sempre e per tutti e aggiornare i valori fermi al 1994, perché, se l’ultimo via libera ha creato discussioni in passato, c’erano stati già dei precedenti. Alberto Facchin, presidente della Commissione urbanistica e consigliere Luca Rossi hanno infatti spiegato che la commissione stava lavorando con l’idea di prevedere una voce ad hoc nel regolamento edilizio. •

P.D.C.

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