Puntura di insetto, choc anafilattico, uscita di strada. È stata multipla l’emergenza di ieri mattina in via Moschina, a Roncà, e multiple saranno le candele che G.P., sessantottenne che abita non lontano dal luogo del suo triplo salvataggio, dovrà accendere per grazia ricevuta. Triplo salvataggio perché quando ha perso i sensi dopo essere stato punto da un ignoto insetto, stava percorrendo la strada verso via Chiesuola in salita, e dunque la sua Fiat Punto procedeva a velocità ridotta, l’utilitaria priva di controllo ha trovato la testata di un vigneto a fermarne la corsa e, infine, alcuni addetti al lavoro alla vicina cantina Dal Cero si sono accorti dell’auto e hanno subito lanciato l’allarme.
È successo tutto poco dopo le 10 di ieri quando l’uomo, che stava lavorando nei campi, è stato punto da un insetto all’avambraccio sinistro: allarmato dall’improvviso gonfiore ha deciso di tornare a casa e si è messo alla guida. Strada facendo, però, l’effetto tossico del veleno, a cui evidentemente senza saperlo era allergico, ha provocato uno choc anafilattico e l’uomo ha perso i sensi. L’auto ha proseguito per qualche metro fino a fermarsi addosso alla testata e limitando i danni alla ragnatela di crepe del parabrezza. Mentre dalla vicina cantina alcuni dipendenti effettuavano la chiamata con la richiesta di aiuto, altri raggiungevano l’auto trovando l’uomo privo di conoscenza: l’agricoltore si è poi lentamente ripreso già prima dell’arrivo dell’ambulanza del Comitato Est veronese della Croce rossa italiana prima e da quello dell’eliambulanza del Suem 118 poi e quindi dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di San Bonifacio.
Soccorso dal medico l’uomo, uscito indenne dall’urto contro la testata, è stato stabilizzato: salito in ambulanza il medico dell’elicottero, l’agricoltore è stato quindi trasportato in codice giallo al pronto soccorso dell’ospedale Fracastoro. Sottoposto a specifica terapia e ad adeguata quanto prudente osservazione ha potuto far ritorno a casa nel pomeriggio e riabbracciare i suoi cari, vittime, a loro volta, di un gran brutto «quarto d’ora». Prossimo appuntamento con il medico allergologo per mettere a fuoco gli allergeni pericolosi. L’atterraggio dell’eliambulanza in collina ha gettato molti nel panico temendo un incidente sul lavoro ma era anche passata la notizia di un’auto ribaltata sotto un vigneto e dell’automobilista che ci sarebbe rimasto intrappolato all’interno. Fortunatamente niente di tutto ciò al netto del fatto che a far la differenza in questa vicenda è stata velocità contenuta dell’auto e provvidenziale l’ostacolo in cemento e l’innesco praticamente immediato del primo fondamentale anello della catena del soccorso, cioè la chiamata rapida e corretta al 118.