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Pronto l’avviso pubblico per aderire alla «Cer»

Luciano Marcazzan
Luciano Marcazzan
Luciano Marcazzan
Luciano Marcazzan

Comunità energetica rinnovabile di San Giovanni Ilarione: alzi la mano chi vuole farne parte. A poco meno di un anno dall’avvio dell’iter per la costituzione di una Cer, il Comune di San Giovanni Ilarione è pronto a pubblicare un avviso pubblico che consentirà a cittadini, imprese, ditte, attività commerciali, di formalizzare la propria manifestazione di interesse finalizzata all’adesione alla prima Cer dell’Est veronese. Il modulo che sarà possibile scaricare dal portale del Comune chiede di indicare a quale titolo si intenda partecipare, cioè in qualità di produttore e consumatore di energia rinnovabile, esclusivamente come consumatore, come titolare di tetti e coperture che si possono mettere a disposizione per ospitare pannelli fotovoltaici o come finanziatori. Il modulo riporta in sintesi i criteri fondamentali della Cer, cioè la condivisione per autoconsumo istantaneo (ma sono ammessi anche i sistemi di accumulo) dell’energia prodotta tra i soggetti partecipanti, la condivisione al valore minimo tra l’energia che viene complessivamente prodotta e immessa in rete e quella complessivamente prelevata. Al modulo, che dovrà essere inviato al protocollo del Comune, vanno poi allegati alcuni documenti ma tutte le coordinate saranno fornite contestualmente all’avviso. Alla costruzione della Cer sono deputati JV Sinloc Spa ed Energy4Com società cooperativa, aziende alle quali è stato formalizzato l’incarico. Il Comune ricorda che i membri della Cer sono clienti finali che producono e consumano, o semplicemente consumano energia elettrica rinnovabile, possono immagazzinarla (sistemi di accumulo, ricarica veicoli elettrici, ecc.) o venderla purché, con eccezione dei nuclei familiari, tali attività non costituiscano attività commerciale o professionale principale; informa che attualmente e per 20 anni l’energia prodotta e condivisa dai membri della configurazione viene incentivata dal Gestore dei servizi energetici con 110 euro per MWh. A questo incentivo si aggiungono circa 9 euro/MWh di restituzione degli oneri di rete. La totalità dell’energia immessa in rete, infine, è valorizzata al prezzo di mercato, pari a circa 70-80 euro/MWh. Gli impianti di produzione e accumulo destinati alla condivisione e realizzati da soggetti privati possono godere della detrazione fiscale (Irpef) del 50 per cento fino a un massimo di 96.000 euro, mentre l’energia prodotta da impianti rientranti nel superbonus 110 per cento, e da questo interamente finanziati, può essere condivisa ma non gode degli incentivi. P.D.C.

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