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Progno scambiato per una discarica

I sacchi di rifiuti abbandonati sul torrente Progno e recuperati dai volontari FOTO PECORA
I sacchi di rifiuti abbandonati sul torrente Progno e recuperati dai volontari FOTO PECORA
I sacchi di rifiuti abbandonati sul torrente Progno e recuperati dai volontari FOTO PECORA
I sacchi di rifiuti abbandonati sul torrente Progno e recuperati dai volontari FOTO PECORA

Nonostante l’evento sia stato organizzato velocemente e prevalentemente con il passaparola, l’adesione volontaria alla raccolta di rifiuti lungo l’argine del Progno, nel Comune di Tregnago, ha avuto una buona adesione richiamando una ventina di persone. Nelle poche ore di impegno in un sabato pomeriggio sono stati raccolti decine di grossi sacchi di rifiuti abbandonati lungo la strada demaniale che partendo dal piazzale sottostante il monumento «Al Pistoniere», in località Calcare, scende verso l’abitato della frazione Cogollo. Un luogo appartato e comodo per arrivare con l’auto e lanciare fuori dal finestrino i sacchetti che non si vogliono destinare alla raccolta differenziata comunale del porta a porta. L’idea della pulizia era stata lanciata su Facebook da Luciano Perlato, che invece di limitarsi a criticare e condannare l’operato di quanti in maniera scriteriata abbandonano rifiuti domestici, ma a volte anche rifiuti pericolosi come residui di piccole demolizioni e lastre contenenti amianto, aveva diramato l’invito a partecipare all’iniziativa ecologica per ripulire le sponde del torrente di Illasi prima che una piena raggiungesse i sacchetti trascinandoli e disperdendoli nel suo corso. Sono state decine i sacchi riempiti in poche ore con rifiuti d’ogni genere, ma tutti di derivazione domestica, come imballaggi, scatole e buste di alimentari, lattine e addirittura anche medicinali. Non mancavano, inoltre, residui di piccoli lavori edili domestici di demolizione. Accanto ai volontari era presente anche il sindaco Simone Santellani, che si è detto «sinceramente grato a Luciano Perlato e a tutti i cittadini che hanno aderito all'iniziativa, al loro entusiasmo e alla loro certezza di essere nel giusto nel fare questo gesto». «Ritengo», ha sottolineato il primo cittadino, «che il loro esempio abbia una potenza dirompente, sia un segnale esemplare di cittadinanza attiva che mette in serio imbarazzo gli incivili inquinatori del nostro ambiente». Nel corso della bonifica sono stati rinvenuti all’interno dei sacchetti di spazzatura sparsi tra il verde anche alcuni elementi in grado di ricondurre a persone specifiche quali autori dell’abbandono di rifiuti. Trasgressori - e qui sta la seconda brutta sorpresa di fronte alla quale si sono imbattuti i volontari - residenti purtroppo in zona e non come si pensava arrivate da fuori paese. «Come sindaco mi impegnerò per segnalare alle autorità competenti quanto rilevato, affinchè si possa aprire un procedimento al fine di individuare eventuali responsabilità e comminare le giuste sanzioni che auspico esemplari», aggiunge il primo cittadino. Per poi rimarcare: «La nostra amministrazione ha investito molto nell'isola ecologica, riqualificando il centro di raccolta, ottimizzando l'accesso e aumentandone gli orari di apertura. Per questo non si può giustificare chi sceglie di abbandonare rifiuti sul territorio». I volontari, se da una parte erano arrabbiati e basiti per la quantità assolutamente rilevante di rifiuti presenti nel torrente, in gran parte nascosti dalla vegetazione e dalle pendenze dell'argine, dall'altra erano molto motivati, sicuri delle ragioni per cui avevano aderito all'iniziativa. «Dalla certezza di questi ideali, fatti pratica concreta, il gruppo era galvanizzato tant'è vero che c'è la volontà di riproporre un evento simile cercando di organizzarlo al meglio anche per altre aree che soffrono sempre della medesima pratica incivile», conclude il sindaco. •

Vittorio Zambaldo

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