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Prima dose per Samuel E si sente un super eroe come recita l’attestato

«Super eroe» Samuel Bruno ha ricevuto il vaccino al Palaferroli DIENNEPer mano Anna Grisi con il papà
«Super eroe» Samuel Bruno ha ricevuto il vaccino al Palaferroli DIENNEPer mano Anna Grisi con il papà
«Super eroe» Samuel Bruno ha ricevuto il vaccino al Palaferroli DIENNEPer mano Anna Grisi con il papà
«Super eroe» Samuel Bruno ha ricevuto il vaccino al Palaferroli DIENNEPer mano Anna Grisi con il papà

Sull’attestato c’è scritto «Ciao super eroe: in te ci sono la forza e il coraggio per vincere ogni battaglia nella vita. Contiamo su di te». E Samuel Bruno, otto anni, un eroe lo è fin dal primo vagito visto che in sala operatoria ci finì appena nato per un intervento al cuore. Un bambino speciale, per come ne parlano la mamma Elena Pungercic e il papà Luigi, che ieri, all’uscita dalla prima dose anti Covid, aveva un sorriso così. A sentire il piccolo di Costeggiola di Soave è il primo vaccinato della sua terza elementare, «e se qualche mio compagno dice che non lo fa gli dico devi farlo perché se prendi una botta forte di Covid puoi anche morire». Sono parole che sciolgono la tensione della mamma: «Quanta ansia, quante informazioni contrastanti, quante domande sugli effetti a lungo termine: poi ho realizzato che il terrore vero era che Samuel prendesse il Covid e mi sono fatta prendere per mano dal pediatra». L’occasione è stata l’Open day vaccinale per la fascia riservata ai bambini dai cinque agli 11 anni: un percorso e un accesso riservato, l’alternanza tra prenotati e no, Lucia Zampieri nella sua divisa gialla della Protezione civile dell’Ana ad accogliere con calore i piccoli per poi passare il testimone a Roberto Cento, il gigante buono con la divisa dell’Associazione nazionale carabinieri: ci stanno anche le chiacchiere con i piccoli per stemperare qualche tensione. Anna, cinque anni, tiene la mano del papà Simone Grisi, di Zevio: «Felicissimi di far punture no, ma data la situazione giusto far vaccinare le bambine», dice il genitore parlando anche della primogenita di otto anni. Booster adulti e prima dose alle piccole erano in agenda, tutti insieme, a fine dicembre ma sono finiti in quarantena: per l’Open day, Anna era pronta. Al gran completo la famiglia Trestin di Tregnago: «Venerdì sera il via libera del pediatra, oggi eccoci qua. I bambini hanno bisogno di uscire, di stare all’aperto: non vedevo l’ora di vaccinarli e qui sono stati tutti gentilissimi», dice mamma Francesca. Papà Matteo bada a Manuel, nove anni, per il quale il vaccino è stato ok. Francesco, sei anni, si lamenta che non gli hanno dato le patatine. Ed ancora Demetrio, cinque anni, ha deciso di farsi coraggio portandosi appresso Tino, il suo peluche preferito: «Nel vaccino credo molto, è indispensabile per uscire da questa situazione e ho approfittato subito», dice mamma Matelda Crestan. Tornerà da Coriano, frazione di Albaredo, appena sarà possibile vaccinare anche la primogenita di sette anni, reduce dal Covid-19. In fila c’è anche Tommaso Fasoli, nove anni di Caldiero, con suo papà Francesco: «Venendo qua mi sono fatto alcune domande ma alla fine sono felice perché almeno sono più protetto». Tornerà con sua sorella Adele, cinque anni, fermata dalla quarantena. Lo rivediamo dopo la vaccinazione: «La dottoressa ha detto che sono stato coraggioso perché sono rimasto a guardare», dice. Guarda il diploma che ha in mano: «Però, non male il disegno del Covid morto: non vedo l’ora che finisca, mi manca la libertà del respiro». Paola Dalli Cani

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