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Pochi spazi, nascono i pendolari delle aule

Un’aula di media dimensione in una scuola. Alle superiori a San Bonifacio si cerca di recuperare gli spazi poco usati
Un’aula di media dimensione in una scuola. Alle superiori a San Bonifacio si cerca di recuperare gli spazi poco usati
Un’aula di media dimensione in una scuola. Alle superiori a San Bonifacio si cerca di recuperare gli spazi poco usati
Un’aula di media dimensione in una scuola. Alle superiori a San Bonifacio si cerca di recuperare gli spazi poco usati

Gli spazi scarseggiano? E le scuole pensano al modello americano, quello in cui a spostarsi da un’aula all’altra non sono più i docenti ma gli studenti. Succede negli istituti superiori di San Bonifacio dove si stanno concludendo i giorni di porte aperte in vista delle iscrizioni delle nuove prime, ma dove, a guardare i numeri dei nuovi ingressi alla scuola dell’obbligo, solo tra qualche anno potrebbe esserci il problema opposto, cioè quello di spazi enormi sotto utilizzati per mancanza di studenti. «Il calo alle scuole di base è iniziato e cominceremo a vederne gli effetti tra 2020 e 2022. La popolazione scolastica costituita da alunni stranieri è ormai a regime, molte famiglie tornano nei Paesi di origine, tante si spostano ed è necessario tenere conto di questa situazione», considera Silvana Sartori, dirigente delle due sedi dell’Isiss Dal Cero che è partito a settembre con poco meno di 1.100 iscritti. E spiega: «Per il nuovo anno scolastico lavoreremo con lo stesso numero di prime dello scorso anno, cioè 11, evitando eccessi. Per arrivare a questo obiettivo abbiamo investito molto nell’informazione alle famiglie, per spiegare l’ampio ventaglio di discipline e sbocchi professionali di tutta l’istruzione superiore e per illustrare bene il significato dell’istruzione tecnica: la vicinanza geografica», spiega Sartori, «negli anni della crisi economica ha avuto il suo peso perché ha significato un sensibile contenimento delle spese per le famiglie e meno apprensione per la lontananza dei figli dal luogo di residenza. Abbiamo lavorato molto sulla consapevolezza, con docenti orientatori e col potenziamento dello sportello informativo e con gli stage mattutini. Poi c’è l’organizzazione interna», prosegue la dirigente, «finalizzata all’ottimizzazione di tutti gli spazi disponibili». Un’aula magna, già da settembre, è stata riconvertita ad aula didattica e nuovo laboratorio. «E stiamo lavorando da settimane», continua Sartori, «all’ipotesi di mobilità interna degli studenti ed organizzazione oraria che consentano di non avere mai nessuno spazio vuoto». A sentire alcuni dei docenti, sta accadendo la stessa cosa anche al polo liceale Guarino Veronese dove, pure, da settimane si si fanno simulazioni che incrociano orari e spazi partendo dall’ipotesi dello spostamento degli studenti all’interno della scuola e non dei professori. La prima campanella di questo anno scolastico è suonata con 1.026 studenti nella sede di San Bonifacio e 308 ragazzi al Roveggio di Cologna Veneta: «Il numero di aule è quello, non si scappa: avremo sette quinte in uscita a giugno e siamo partiti con nove prime. Oltre sette prime, col prossimo anno scolastico, non potremo andare», spiega Maurizio Bianchi, dirigente del Veronese, «ma ci interroghiamo molto dovendo considerare tante variabili, dal numero di alunni alla scelta dell’indirizzo fino al numero dei ripetenti e per il futuro c’è la pressione costituita dal calo demografico i cui effetti sono dietro l’angolo. Fino allo scorso anno abbiamo accolto tutti, il prossimo non so». Alcuni degli spazi necessari al Veronese sono, da anni, concessi dalla sede centrale del Dal Cero e sarà così anche per il prossimo anno scolastico. Ai genitori, nel corso dei porte aperte, il problema è stato solo accennato, «perchè dovremo vedere quali saranno i numeri». «Abbiamo sul tavolo», conclude, «i criteri indicati dal ministero dell’Istruzione e quelli deliberati dal Consiglio di istituto e può essere che quest’anno vengano applicati: il principale? La vicinanza tra residenza e sede scolastica». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Paola Dalli Cani

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