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Pioggia di bollette da capogiro «Ci vuole un milione di euro»

Energia elettrica Le bollette anche per il Comune di San Bonifacio sono ormai arrivate alle stelle
Energia elettrica Le bollette anche per il Comune di San Bonifacio sono ormai arrivate alle stelle
Energia elettrica Le bollette anche per il Comune di San Bonifacio sono ormai arrivate alle stelle
Energia elettrica Le bollette anche per il Comune di San Bonifacio sono ormai arrivate alle stelle

Quante cose si possono fare con un milione di euro? Tutte quelle che saltano dovendo utilizzare questi soldi dell’avanzo per coprire le spese di energia elettrica e, probabilmente, non del tutto quelle del riscaldamento. Simona De Luca, assessore al bilancio a San Bonifacio, martedì sera in Consiglio comunale ha espresso tutta la sua preoccupazione: «A fine 2021, quando approvammo il bilancio di previsione per il 2022, per i consumi elettrici stanziammo un milione. A giugno, con una prima variazione di bilancio, abbiamo aggiunto 400 mila euro: ad ottobre», ha annunciato, «torneremo in Consiglio per una nuova variazione di bilancio che porterà le risorse a 1,9 milioni». Non è detto oltre tutto che alla fine le previsioni rimarranno queste, «perché pensavamo che la bolletta elettrica di luglio potesse essere sufficientemente indicativa da essere un punto di riferimento, ma la bolletta di agosto, ancora più salata, ha confermato che il trend è in aumento». Da un lato le previsioni, dall’altro le verifiche: «Tra i due fornitori di energia elettrica che abbiamo, in un caso arriveremo a +140 per cento e nell’altro a +200 per cento. Impossibile non essere preoccupati in vista della costruzione del bilancio di previsione 2023», ha detto ancora l’assessore, «perché c’è l’elemento gas. Fino al 31 marzo possiamo contare su un contratto a prezzo fisso, poi dovremo fare un bando e la stima è che i costi aumenteranno di oltre un milione». Difficile mandar giù il fatto che gli investimenti fatti per l’efficientamento energetico, come la sostituzione dei punti luce della pubblica illuminazione con tecnologia a led, siano stati vanificati: se la spesa di un anno era scesa da 550 mila euro a 300-350 mila euro «ora la previsione è di una spesa di oltre 600 mila euro». Una mano potrebbe darla l’energia prodotta dalla copertura fotovoltaica dello stadio Tizian, «che però è al centro di una lunga pratica col Gestore dei servizi energetici (Gse), dopo averla dimenticata in un cassetto per un anno», l’ammissione del sindaco Giampaolo Provoli. È stato lui a raccontare come abbia voluto riunire un tavolo tecnico in Comune per cercare di capire come affrontare i rincari, a spiegare che per una questione di deterrenza ritiene opportuno non intervenire sui lampioni se non spegnendoli un po’ prima, di ritenere inevitabile un ritocco delle tariffe (ferme al 2013 ed oggi «non più sostenibili») per l’uso degli impianti sportivi e degli spazi pubblici vocati allo sport, ma salvaguardando, e questa è stata anche la richiesta del capogruppo della Lega Emanuele Ferrarese, le attività praticate dai più piccoli. Di più: ha spiegato che la società Acquaviva 2001, che gestisce il Palaferroli (per tredici mesi Hub vaccinale), si è vista costretta a chiudere alcuni degli impianti che ha in altre città. Poi c’è il riscaldamento: «Gli immobili storici non sono efficientati, molte scuole sì ma non possiamo pensare di intervenire sulla temperatura: ho chiesto a dirigenti e docenti attenzione ma non mi illudo. Per quanto ci si sforzerà forse potremo contare su un 10% di risparmi. Dallo Stato», ha aggiunto Provoli, «quale contributo ad affrontare queste spese sono arrivati 200 mila euro». Dai banchi della maggioranza, al consigliere Luciano Fiorio, che ha suggerito una valutazione legata all’uso di crepuscolari, regolazione dell’intensità di illuminazione, luce a lampioni alternati e termostati nelle scuole, si è affiancato il consigliere comunale Daniele Adami. Ha voluto proporre la valorizzazione di aree pubbliche che possono essere utilizzate anche gratuitamente.•.

Paola Dalli Cani

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