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Pfas, via ai lavori per far arrivare acqua pulita

Acqua pulita in arrivo nel territorio avvelenato dai Pfas
Acqua pulita in arrivo nel territorio avvelenato dai Pfas
Acqua pulita in arrivo nel territorio avvelenato dai Pfas
Acqua pulita in arrivo nel territorio avvelenato dai Pfas

Via ai lavori che porteranno acqua pulita nel territorio avvelenato dai Pfas. Nicola Dell'Acqua, il commissario per l’emergenza legata all'inquinamento da sostanze perfluoro-alchiliche che interessa una vasta area posta a cavallo fra le province di Verona, Vicenza e Padova, ieri ha reso noto che «sono stati consegnati i lavori relativi alla condotta che collegherà il nuovo campo pozzi di Belfiore con la centrale acquedottistica di Madonna di Lonigo a Vicenza». Questa è la struttura che serve tutti gli acquedotti della zona maggiormente esposta alla contaminazione. Un impianto che attualmente viene alimentato con l'acqua che viene pescata dalla falda inquinata, che può essere bevuta solo perché trattata con costosi impianti di filtraggio a carboni attivi. Filtri che, ufficialmente, hanno abbassato la presenza dei Pfas al di sotto delle quantità rilevabili. Dell'Acqua è stato delegato dal Governo a risolvere il problema dell'approvvigionamento degli acquedotti della zona rossa nel maggio del 2018, con un incarico annuale che di recente è stato prorogato di altri dodici mesi. Per cambiare le fonti, il Ministero dell'ambiente ha messo a disposizione 56,8 milioni di euro. L'acqua pulita verrà portata, con nuove condotte, da tre aree diverse. Dal Vicentino, precisamente dal nord della provincia, secondo un progetto di cui sono state recentemente approvate le fasi definitiva ed esecutiva, dalla zona di Carmignano sul Brenta, nel Padovano, e da Belfiore. Delle nuove infrastrutture idriche previste, quella per la quale si è sinora fatto più in fretta è sicuramente quella che verrà realizzata nella nostra provincia.Per quanto riguarda la fonte di approvvigionamento che ha origine nel Veronese, il commissario spiega che l'intervento è stato diviso in due fasi. «La prima, che prevede tre stralci, riguarda le condotte; la seconda, invece, interessa il nuovo campo pozzi di Belfiore», dice Dell'Acqua. «Nel comune dell'est veronese», precisa, «è prevista la realizzazione di sei pozzi di attingimento dalle falde sotterranee, di una vasca di accumulo a terra, di una centrale con pompe di sollevamento e di una centrale di produzione idrica da cui uscirà una quantità d’acqua media pari a 250 litri al secondo». Pur tenendo conto del fatto che per questa seconda parte dell'intervento era previsto un percorso autorizzativo più complesso, che prevedeva anche il passaggio dalla commissione di Valutazione di impatto ambientale, il commissario afferma che «i lavori di realizzazione dei nuovi collegamenti dal Veronese avranno la durata di circa un anno». Con questo intervento, il cui costo previsto è di 20 milioni di euro, sarà garantita la disponibilità di circa il cinquanta per cento dell'acqua che viene erogata dalla centrale di Madonna di Lonigo. La quale è di proprietà della stessa società che realizzerà le condotte che arrivano da Belfiore: Acque Veronesi. Per quanto riguarda, invece, la condotta vicentina, che costerà 17,9 milioni di euro, sono recentemente state approvate le ultime fasi progettuali, mentre per quella padovana l’iter è un po’ più indietro. •

LU.FI.

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