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Pesticidi, multe fino a 100mila euro

Macchinario agricolo per la distribuzione dei fitofarmaci sulle viti
Macchinario agricolo per la distribuzione dei fitofarmaci sulle viti
Macchinario agricolo per la distribuzione dei fitofarmaci sulle viti
Macchinario agricolo per la distribuzione dei fitofarmaci sulle viti

Primo fra i Comuni della Val d’Illasi, il Consiglio comunale tregnaghese approva a maggioranza (astenuti solo i consiglieri di minoranza della lista civica Gialloblu) un regolamento comunale sull'uso dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili e nelle aree adiacenti ad esse. Sono 21 punti di regole molto severe in materia che obbligano gli agricoltori, ma anche il Comune per la sua parte di cura delle aree verdi in cimiteri, strade e parchi, al rispetto di determinate distanze dalle aree sensibili individuate nelle abitazioni, negli edifici pubblici e nelle zone frequentate dalla popolazione. Le maggiori novità introdotte riguardano le autorizzazioni e le distanze. In pratica per i nuovi impianti di vigneti o frutteti in genere il titolare, prima della messa a dimora dell’impianto, deve presentare all’amministrazione comunale, e all’Ulss 9, una dichiarazione che attesti il rispetto delle prescrizioni minime per i trattamenti fitosanitari nelle aree agricole adiacenti alle zone frequentate dalla popolazione, in conformità a quanto prescritto dal regolamento comunale. IN QUESTO SONO PREVISTE i- noltre delle distanze di rispetto che vanno da 40 metri di fascia di rispetto non trattata, per i prodotti più pericolosi, a 30 metri riducibili a 10 in caso di adozione di misure di contenimento della deriva delle sostanze irrorate e fino a 5 metri con i sistemi antideriva, il trattamento verso l’interno delle ultime tre file, siepe naturale o artificiale divisoria che superi di almeno un metro l’altezza della coltura. In ogni caso nella fascia di rispetto di 5 metri è possibile trattare solo con lancia a mano dall’esterno verso l’interno, previo avviso al confinante e si possono utilizzare esclusivamente prodotti fitosanitari previsti nella coltivazione con metodi biologici non pericolosi. Diversamente, deve essere presente o messa a dimora una siepe naturale con porosità ottica bassa o una barriera artificiale provvisoria che superi di un metro l’altezza della coltura in filare. I nuovi impianti o reimpianti, per regolamento comunale dovranno comunque essere messi a dimora con una fascia di rispetto di almeno 5 metri dal confine. PER I SITI ALTAMENTE sensibili (strutture collettive frequentate in maniera continuativa e prolungata, per l’intero anno o per uno o più periodi dell’anno, da bambini o ragazzi minori, come le scuole, le comunità, i parchi gioco, i centri estivi e parrocchiali), il regolamento prevede oltre alle restrizioni delle altre aree, anche l’uso esclusivo di prodotti fitosanitari per la coltivazione biologica e la presenza di una barriera verde naturale o artificiale. Nei luoghi pubblici vulnerabili (parchi, alberature stradali ecc.) il trattamento fitosanitario deve essere comunicato con cartelli ben visibili che riportino la dicitura «Attenzione coltura trattata con prodotti fitosanitari autorizzati», i dati relativi alla sostanza attiva utilizzata, le finalità e la data del trattamento, nonché la durata del divieto di accesso all’area trattata. Le sanzioni sono salate e vanno da 20mila a 100mila euro, come previsto dal decreto legislativo 150 del 2012 che recepisce le direttive comunitarie sulla materia. •

Vittorio Zambaldo

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