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l'innovazione

Il passaporto? Si potrà chiedere anche negli uffici postali di 84 comuni veronesi

Nella nostra provincia la novità scatterà in 84 sportelli: l’obiettivo è offrire sempre più servizi a chi risiede in un Comune con meno di 15.000 abitanti. Sarà possibile ottenere certificati, tessere sanitarie, duplicato della patente, prenotazioni al Cup
I sindaci veronesi (o i loro rappresentanti) a Roma alla presentazione del progetto Polis di Poste italiane, che consentirà di richiedere anche i passaporti negli Uffici postali
I sindaci veronesi (o i loro rappresentanti) a Roma alla presentazione del progetto Polis di Poste italiane, che consentirà di richiedere anche i passaporti negli Uffici postali
I sindaci veronesi (o i loro rappresentanti) a Roma alla presentazione del progetto Polis di Poste italiane, che consentirà di richiedere anche i passaporti negli Uffici postali
I sindaci veronesi (o i loro rappresentanti) a Roma alla presentazione del progetto Polis di Poste italiane, che consentirà di richiedere anche i passaporti negli Uffici postali

Rivoluzione in atto in 84 Comuni, sui 98 totali, della provincia di Verona. Presto in questi paesi, da Affi a Zimella, tutti con meno di 15mila abitanti, non ci sarà praticamente più distinzione tra un ufficio comunale e uno postale, o anche uno sportello del distretto sanitario, perché si sta realizzando una fusione di servizi e funzionalità, quelli più comuni e utili a tutti, che si potranno trovare riuniti tutti alle Poste.

La svolta tra pochi giorni già attiva a Brenzone

L’innovazione, che tra pochi giorni sarà ad esempio già attiva a Brenzone, dove sta per aprire un ufficio postale di nuova concezione, pionieristico, si chiama Polis. Il vasto piano di rinnovamento digitale dei servizi di prossimità - specialmente quelli più richiesti nella vita di tutti i giorni - riguarderà una miriade di sportelli, anzi, la stragrande maggioranza di essi.

Nella provincia di Verona saranno Poste Polis oltre l’85 per cento degli sportelli. Se in Italia vi sono 7.665 uffici, quelli che saranno rinnovati saranno 6.933, oltre il 90 cento. Una cosa che riguarda, nel nostro Paese, 16 milioni di abitanti e il cui obiettivo è l’accelerazione delle pratiche che tutti siamo chiamati a sbrigare.

La prima conseguenza visibile di Polis potrà essere il deciso taglio delle attese e delle code per avere un certificato o una tessera sanitaria: l’apertura di così tanti punti di servizio funzionerà come un moltiplicatore di centri di riferimento, spalmati in paesi e paesini, in contrade e frazioni. Non sarà più necessario, ad esempio, andare al municipio se dove si abita ci sarà un ufficio delle Poste perché sarà lì che si potrà avere un’anagrafica di residenza o di matrimonio. Polis nasce infatti da un accordo siglato due anni dal ministero delle Sviluppo economico e le Poste nazionali, mettendo insieme i dati dei cittadini e le loro richieste più frequenti. Nasce anche da un sostanzioso finanziamento del Pnrr, di 800 milioni di euro, per la semplificazione digitale e l’abbattimento delle distanze tra le pubbliche amministrazioni e la cittadinanza.

Sportello unico di prossimità

Per comprendere la novità, si può pensare allo sportello unico per le imprese, nato ormai decenni fa, in cui si possono far confluire tutte le pratiche edilizie. Così sta per succedere alle nostre Poste. Difatti Polis è stato chiamato anche «Sportello unico di prossimità» ed è attivo negli orari degli uffici postali che, in parecchi casi, sono più agevoli di quelli di un municipio.

Secondo il progetto del ministero e delle Poste, il nuovo punto servizi va incontro, in modo speciale, ad anziani e disabili che non hanno magari la possibilità di raggiungere il loro municipio. Non solo, i nuovi sportelli che apriranno alle Poste, sono ergonomici ovvero adatti a chi ha scarsa mobilità e dunque i banconi sono più bassi di quelli che normalmente arrivano allo sterno - un poco come un tavolino - ed avranno una sedia in cui accomodarsi mentre si chiede una carta. Non in tutti gli uffici potranno avere uno sportello dedicato: dipenderà dalle loro dimensioni.

Ci sarà comunque un totem digitale e il personale sarà formato per aiutare i cittadini a procurarsi anche da soli le certificazioni. Polis è stato presentato a Roma, allo spazio congressi La Nuvola, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (e di tutti i vertici dello Stato e delle Poste) che ha avuto parole d’encomio per l’iniziativa, proprio perché è dai piccoli che si deve partire per far partire l’economia nazionale. Infine, alcuni Polis avranno anche l’attacco per ricaricare l’auto e quelli più grandi anche spazi di coworking.

Daniela Andreis

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