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rinvio a giudizio per lesioni

Fotografa due cani e viene aggredita dal padrone

L'episodio avvenuto a Palù. La donna, 77 anni, ha riportato il distacco della retina a un occhio
Due pastori tedeschi
Due pastori tedeschi
Due pastori tedeschi
Due pastori tedeschi

Due pastori tedeschi probabilmente senza guinzaglio. La vicina li fotografa, il proprietario se ne accorge e si scaglia su di lei, provocandole ematomi agli avambracci e il distacco della retina dell’occhio sinistro. O almeno queste sono le accuse che la procura rivolge a N.P., trentatreenne di Palù, rinviato ieri a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare Paola Vacca. L’uomo, difeso dall’avvocato Stefano Poli, dovrà rispondere del reato di lesioni aggravate davanti al giudice Sabrina Miceli: il processo si aprirà il prossimo 22 febbraio.

La vicenda

I fatti sono avvenuti il 12 settembre 2018. Secondo quanto denunciato dalla donna, una signora all’epoca di 77 anni, i due cani stavano circolando liberi sulla strada provinciale che collega Zevio, Palù e Oppeano, senza collare, guinzaglio, né museruola. L’anziana aveva già presentato alcune segnalazioni alle forze dell’ordine ma, a supporto di quanto denunciato, ha deciso di fare qualche scatto ai due pastori tedeschi che circolavano sulla strada.

Il vicino, N.P., se n’è accorto e a quel punto si sarebbe avventato contro la settantasettenne per cercare di prenderle il cellulare e controllare che foto aveva fatto. In quel frangente, la donna ha morsicato il vicino al braccio: il trentatreenne, ancora più alterato, si sarebbe allontanato, minacciando di denunciarla.

Il referto e la denuncia

La sera stessa la donna, visti i dolori al braccio e l’aumento della pressione per l’agitazione, è andata al pronto soccorso, dove effettivamente gli sono stati riscontrati ematomi agli avambracci per una prognosi di cinque giorni. La mattina successiva, però, l’anziana ha iniziato ad avvertire anche un intenso dolore all’occhio, proseguito anche nei giorni successivi, tanto che il 15 settembre è tornata in ospedale, perché non riusciva più a vedere nulla dall’occhio sinistro.

I medici le hanno diagnosticato il distacco della retina, con necessità di intervento chirurgico urgente, che infatti è stato eseguito il pomeriggio del giorno stesso. Non resta ora che attendere l’inizio del processo, che si giocherà principalmente sul nesso di causalità tra l’aggressione subita dall’anziana e il distacco della retina. È probabile che la difesa chieda ulteriori accertamenti per verificare se effettivamente i due eventi sono collegati.

Manuela Trevisani

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